Posto che i remake hollywoodiani si possono dividere tra copia-e-incolla e variazioni-sul-tema, Il segreto dei suoi occhi fa parte della seconda categoria, non si limita cioè a usare un cast di star, ma esegue anche piccole variazioni su una storia che funzionava già benissimo di suo, per vestire il film di una traccia politica che dica qualcosa di semplice al pubblico americano.
Da 13 anni Ray (Chiwetel Ejiofor) è ossessionato da un caso: lo stupro e l’omicidio della figlia della collega e amica Jess (Julia Roberts), ritrovata in un cassonetto vicino a una moschea.
Ora l’uomo è sicuro di essere sulle tracce del killer e propone al vice procuratore distrettuale Claire (Nicole Kidman) di riaprire il caso – e con esso vecchie ferite, vecchi amori e vecchi segreti.
Se il delitto rimane lo stesso del film argentino, quello che si perde è l’emotività. Tutta la costruzione del lungometraggio diretto da Billy Ray (sceneggiatore – Hunger James, Capitain Philips – alla sua terza opera da regista) è più asettica e impersonale.
Il rischio che si corre nei remake variazione-sul-tema è che l’originale venga “snaturato” per avvicinarsi il più possibile alla sensibilità americana.
Ed è esattamente quello che è accaduto in questo caso, al punto che l’omicidio della giovane ragazza diventa solo pretesto per muovere un’accusa al nazionalismo americano post 11 settembre, deciso a combattere il terrorismo – vero e presunto – a qualunque costo.
A complicare le cose le performance degli attori, soprattutto quella della Kidman algida e distaccata, nonostante poggi sulle sue spalle una delle scene rivelatrici del film.
Credibile invece Julia Robers, invecchiata e imbruttita per il ruolo, unica capace di comunicare qualcosa con lo sguardo (che – almeno dal titolo – avrebbe dovuto essere il vero protagonista). Ma è comunque troppo poco.
Leggi la trama e guarda il trailer.
Mi piace: la prova di Julia Roberts
Non mi piace: il marcato sottotesto politico
Consigliato a chi: ama i thriller e i colpi di scena
Voto: 2/5
© RIPRODUZIONE RISERVATA