Chi non ha mai sognato il fatidico “viaggio del diploma” con gli amici di sempre!? Un pò perchè questo avrebbe finalmente segnato la fine del liceo, e un pò perchè avrebbe segnato anche l’inizio di una nuova era.
I protagonisti di “Immaturi” alla fine del primo film ce l’hanno fatta, hanno ottenuto il diploma ed così che ora sono tornati e, in memoria di una gioventù passata da un pò, hanno deciso di fare le valige e fare quel tanto desiderato viaggio. Destinazione: Paros.
Come per ogni commedia che si rispetti, le cose non vanno come ci si aspetta. Ognuno pensa a se stesso, qualcuno tiene un segreto alla propria compagna, mentre qualcuno non riesce a tenerlo… c’è chi è malato, ma non lo vuole dire, e chi ha la sindrome della “bugia cronica”. Insomma, sembra essere un vero disastro.
Eppure, nonostante tutto, nonostante le incomprensioni, alla fine il gruppo di ragazzi-non-più-giovani si riconcilia, come è accaduto nel capitolo precedente.
L’ironia è molto forte e lo spettatore ha modo di ridere spesso grazie alla grande professionalità degli attori (il film vanta infatti un cast composto da grandi professionisti sia della comicità che del dramma) e all’ottima trama.
Durante la storia avvengono vari intrecci e diverse incursioni – Paros sembra infatti essere un’isola che attira un pò tutti, dai genitori, alle “fidanzate” indesiderate, per non parlare dei mariti apprensivi – e tutte riescono a dare quel tocco di movimento in più che farà impazzire i protagonisti e darà modo a chi li guarda di preoccuparsi per loro.
E’ difficile dire se sia stato migliore il primo o il secondo film, ma una volta terminato questo “viaggio” c’è stata come l’impressione che ci sia ancora dell’altro da raccontare. Non tutto sembra essere stato chiarito completamente, quindi… ci sarà forse un terzo capitolo? Lo spero!
© RIPRODUZIONE RISERVATA