Insidious: la recensione di Frenck Coppola
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Insidious: la recensione di Frenck Coppola

Insidious: la recensione di Frenck Coppola

In una serata particolare come quella di Halloween poteva mai mancare la visione di un bel film horror? Beh decisamente No.
La scelta era pressochè scontata, in programmazione c’erano purtroppo soltanto due titoli di cui uno già visto (Paranormal Activity 3) e l’altro abbastanza osannato dalla critica americana (Insidious).

Un pò le ottime recensioni dagli Usa, un pò l’ammirazione per il regista James Wan mi hanno spinto a scegliere il film non perchè unica scelta possibile, ma per la curiosità di vedere quanto questo regista potesse confermarsi nel genere horror.
In alcune intervista il regista ha descritto il suo Insidious come un mix tra le ambientazioni dell’Esorcista e quelle di Poltergeist con le musiche di un grande classico quali Shining, chiaramente detto da lui ha un peso, come si dice “provare per credere”.
Ho imparato a conoscere il regista James Wan con il film cult “Saw” , genialità e suspence fanno parte del suo bagaglio artistico, i colpi di scena sono il suo pane quotidiano ed in Insidious non mancano per niente.
Scritto in una maniera praticamente impeccabile da Leigh Whannell, il film segue una linea pressochè perfetta tranne un inizio abbastanza lento, Insidious subisce già dopo una ventina di minuti un’accelerazione pazzesca con un crescendo di terrore e suspence in pieno stile Horror vecchio stile.
James Wan gioca molto con le classiche paure reali come rumori strani, ombre sospette e voci bisbiglianti aggiungendo credenze popolari ad immagini suggestive, il tutto con un misero budget da 5 milioni di dollari, in pratica un vero e proprio miracolo cinematografico.
Passando alla scelta del cast posso tranquillamente affermare che i due protagonisti interpretati da Patrick Wilson e Rose Byrne mantengono alta la qualità recitativa di un cast abbastanza anonimo.

Patrick Wilson sta tentando già da un pò di riemergere da un profondo abisso fatto di scelte di ruoli sbagliati, il suo esploit nel ruolo di Watchman aveva fatto presagire una ottima carriera, ma poi come spesso accade ad Hollywood, sbagli un ruolo tutto crolla.
Per Rose Byrne un altro ruolo horror dopo 28 Settimane Dopo ed ancora una volta una buona prestazione, il suo dolore per il figlio ammalato cattura l’attenzione del pubblico con una straordinaria naturalezza meritandosi un gran plauso.
Continuando le note positive di questo riuscitissimo horror vecchio stile, parliamo del sonoro completamente coinvolgente.
Suoni gli uni diversi dagli altri che formano un mix esplosivo fatto di suspence e terrore, pochi sono infatti i momenti di apparente tranquillità e spesso sono interrotti da musiche che realmente riportano a film come Shining cosi come anticipato dallo stesso regista.
Sugli effetti speciali, regista e tecnici hanno dovuto un pò arraggiarsi vista la mancanza di fondi necessari a rendere unico il film, però devo dire che hanno fatto del loro meglio aggiungendo alla pellicola un colore molto freddo nascondendo nel buio i suoi pochi difetti visivi.

In conclusione posso affermare di aver visto questa sera con Insidious uno dei migliori horror degli ultimi anni, un ritmo incalzante che mi ha regalato un’ora e quaranta minuti di vero terrore con un finale all’altezza di una grande trama.
Il consiglio è quello di vedere assolutamente questo film per entrare finalmente dopo tanti anni in sala e rabbrividire come nei migliori horror degli anni passati.

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