Con Jack e Jill Adam Sandler torna alle origini in una nuova commedia demenziale, firmando per la settima volta il sodalizio con il regista Dennis Dugan. Questa volta l’attore si sdoppia, interpretando sia il Sandler che tutti conosciamo, sia la sua sorella gemella. Come si può immaginare il risultato è scioccante e vedere Adam Sandler travestito da donna, con tanto di rossetto, seno finto, gambe depilate e voce stridula rischia di bloccarvi la crescita. Un senso di disagio che non ci abbandona per tutto il film, fortunatamente smorzato da un inedito Al Pacino sopra le righe, nei panni di se stesso e follemente innamorato della sorella gemella di Sandler. Solo lui riesce a distinguersi dalla moltitudine di gag volgari e straviste, con alcune sequenze tanto originali quanto divertenti. Come quando interrompe una sua performance teatrale per rispondere al telefono atteggiandosi come ne Il Padrino, o quando si siede in prima fila durante una partita di basket con una barba finta al fianco di Johnny Depp (qui in un cameo) senza riuscire a passare inosservato. Se, però, alla fine del film ci si ricorda più di Al Pacino che di Adam Sandler, non è un buon segno… Quindi, se siete amanti di questo attore sappiate che Jack and Hill è ben diverso dalle sue ultime commedie e più che far ridere potrebbe avere un effetto soporifero.
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Mi piace:
Al Pacino nei panni di se stesso è a dir poco esilarante.
Non mi piace:
Adam Sandler travestito da donna è una visione raccapricciante.
Consigliato a chi:
A chi non ha mai visto un film con Adam Sandler, e vuole iniziare da quello sbagliato.
Voto:
2/5