Il film inizia con un giornalista che si reca dall’ex first lady per un’intervista. Da qui esce un ritratto privato, intimo di Jacqueline Kennedy detta Jackie. Tutto il film racconta i momenti che seguono l’assassinio di Dallas e di come si veda una moglie disperata che ha appena perso il marito in circostanze tragiche. Non semplicemente un personaggio pubblico ma una donna, una moglie, una madre, a tratti fragile ma anche forte. Jacqueline Kennedy è interpretata da una magnifica Natalie Portman, premio oscar per “Il Cigno Nero”, che dona profondità e serietà al personaggio. E’ un continuo susseguirsi di primi piani su Jackie, in cui si vede a tratti, una donna distrutta dal dolore per la morte del marito e che non sa darsi pace ma anche la first lady che vuole assolutamente un ultimo saluto degno di un presidente degli Stati Uniti. Vediamo una donna con diversi sensi di colpa per non aver tentato di salvarlo ma al tempo stesso vede all’improvviso la perdita di quel mondo dorato in cui aveva vissuto dall’elezione del marito alla Casa Bianca. Questo la fa sentire come una persona senza più niente al mondo eccetto i due figli da crescere, ancora piccoli. Una scena di particolare bellezza è quella in cui Jackie, si reca nella stanza dei bambini per dirgli che il papà non c’è più, se ne è andato per sempre. Il giovane regista cileno, Pablo Larrain, è reduce già da un altro film biografico quello che narra la storia di Neruda. Il film Jackie è stato presentato in anteprima alla mostra del cinema di Venezia del 2016, per cui era candidato al leone d’oro. Ha ricevuto tre nomination agli Oscar: come miglior attrice protagonista per Natalie Portman, come migliore colonna sonora e migliori costumi. Un accenno ai costumi è d’obbligo, sono veramente bellissimi e sembrano proprio quelli indossati dalla vera Jacqueline Kennedy. Lo spettatore non può fare a meno di sentirsi vicino umanamente a Jackie. Una donna che rimpiange il passato e che ha dettato la moda dell’epoca, che si trova immediatamente fragile quando si ritrova con una vita diversa da condurre rispetto alla precedente fatta di feste e ricevimenti.
Un mito quello di John Fitzgerald Kennedy e di sua moglie entrato nella storia anche per il tragico epilogo.