Jojo Rabbit: la recensione di Mauro Lanari
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Jojo Rabbit: la recensione di Mauro Lanari

Jojo Rabbit: la recensione di Mauro Lanari

Parodia, dramma, romanzo di formazione, ipercitazionismo: il film confezionato da Waititi è impantanato in troppi luoghi comuni già confutati da storia & studiosi: come Goethe dovette prender’atto dell'”effetto Werther”, il “suicidio mimico” suscitato dal suo libro del 1774 ritirato in patria e bandito in altri paesi (sorte simile al Foscolo dello “Jacopo Ortis”, 1802), così chi pensa di poter seppellir’il nazismo con una risata, una lacrima o chissà cos’altro dovrebbe prima studiare un po’ di più per imparare ch’invece lo mitridatizza: “I guardiani della memoria: e il ritorno delle destre xenofobe”, Valentina Pisanty, Bompiani 2020, pp. 256 (https://www.bompiani.it/catalogo/i-guardiani-della-memoria-9788830102293; cf. anche “Il punto di Paolo Pagliaro – Shoah, rischi della retorica”, 24/01/2020 (https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/il-punto-di-paolo-pagliaro-shoah-rischi-della-retorica-24-01-2020-304034).

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