Knockout - Resa dei conti: la recensione di AliWonderland
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Knockout – Resa dei conti: la recensione di AliWonderland

Knockout – Resa dei conti: la recensione di AliWonderland

Un’agente segreto che viene incastrato e cerca vendetta… la trama puzza un pò di stantio. Ciò che invece non è usuale è la modalità di sviluppo del film, che può piacere o non piacere.

Si parte dalla fine, per poi ricostruire tutta la storia fin dall’inizio e solo negli ultimi momenti si potrà capire tutti i dettagli di ciò che è realmente successo.

Mallory è un particolare agente segreto che non lavora per il governo, ma per un’agenzia privata con a capo Kenneth, con il quale ha anche avuto una relazione. Dopo una missione, la donna capisce che qualcosa non va e che qualcuno vuole incastrarla e ucciderla. Peccato che questo qualcuno sia proprio Kenneth, e così lei dovrà fare in modo di ottenere la sua vendetta facendo vincere il bene e non la corruzione, perchè in fondo tutto è causato dai soldi che fanno tanto gola alla gente.

Lo stile con cui si affronta la storia è molto particolare e certamente non è un film da andare a vedere se si vuole guardare una pellicola leggera e poco impegnativa.

Fino alla fine molte cose non riescono a risultare chiare e c’è molta confusione. Spesso le scene sono lunghe e lente, sebbene piene d’azione magari, e questo potrebbe essere causato dalla particolare mancanza di colonna sonora. Tutto infatti è accompagnato solo dai suoni relai delle botte e dell’ambiente circostante, senza mai sentire il suono di una bella canzone, nemmeno quando la protagonista si allontana vittoriosa lasciandosi alle spalle il tramonto sulla spiaggia. Questo può essere un punto negativo per chi è ormai abituato ai film moderni sempre accompagnati da musiche adatte ad ogni situazione.
Infine anche i dialoghi sono piuttosto scarni. Si lascia molto spazio alle lotte, alle fughe e ai combatimenti, e poco ai dialoghi che forse avrebbero aiutato a seguire con più chiarezza e linearità la storia.

Ma una nota certamente positiva va dedicata alla protagonista, Gina Carano, che nonostante tutto si è dimostrata perfetta per la parte che le è stata affidata e ha dato grande prova delle sue doti di attrice.
Invece chi è sembrato un pò di sfondo è Banderas. Già con quella braba è risultato quasi irriconoscibile, inoltre il suo ruolo è sembrato quasi fin troppo banale per un grande nome del cinema come lui.

In conclusione, è un film che forse ha tentato troppo di essere originale, correndo così il rischio di risultare a tratti noioso e lento.

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