Appena inizia il film un uomo mi incomincia a masticare popcorn vicino all’orecchio. Oh no, io odio a morte questo rumore ma la cosa che mi da ancora più fastidio è che se il film non mi sta piacendo, il mio dramma aumenta; non riesco più a rimanere concentrato; non riesco più a seguire la trama. Cambiare posto è l’unica soluzione ma non è sempre facile. Quindi nei primi 15 minuti, io non ho capito niente. Però attenzione, la colpa alla fine per me è del regista, infatti, do molta importanza ai primi minuti di un film, e ormai una cosa la so, ho esperienza: se il racconto inizia male, cioè che non si capisce quasi niente di quello che sta avvenendo, significa allora che il regista non è bravo, o per lo meno io so che lui non piace a me. Secondo i miei gusti è lui che ha sbagliato. Infatti il regista crede di essere stato perfetto, perché solo alla fine del film cerca di far capire allo spettatore tutto quello che lui, regista, non gli ha voluto far comprendere sia dall’inizio. Quindi io sono d’accordo con il recensore AliWonderland, e modificando alcune sue frasi, dico: lo stile del regista con cui manda avanti la storia è particolare, ed è leggermente diverso dai classici film. E questo film io dico che non è consigliato a chi non ama seguire storie ingarbugliate fino alla fine. Personalmente poi preferisco eroi maschili e giovani, tipo Tom Cruise di 15 anni fa. La protagonista comunque è brava, per carità. Ho nominato Cruise perché il film è di spionaggio in stile 007.
E poi una cosa che non so se è colpa del proiettore o delle telecamere: le immagini non erano molto chiare e nitide. Mi hanno ricordato i film degli anni 70.