LA BELLA E LA BESTIA
voto : 6/10
Siamo in Francia nel 1810. Caduto ormai in disgrazia dopo un incidente che ha disperso in mare tutti i suoi beni, un ricco mercante si trasferisce nella campagna con i suoi 6 figli, ed un giorno, cercando doni per ogni componente della sua famiglia si imbatte in un vecchio castello,abitato da un enorme bestia, che gli ordina di andare a salutare i suoi cari per l’ultima volta in quanto non li avrebbe rivisti mai più. Sarà la più piccola tra i suoi eredi, Belle, una volta tornato il padre per l’ultimo saluto, a sacrificarsi al posto dell’anziano genitore.
Non ha niente a che vedere con la bella storia d’amore che avevamo ammirato nel film Disney del 1994 questo “La bella e la bestia” di Christophe Gans, in quanto altri sono gli aspetti che il regista francese vuole mettere in risalto, come la storia della maledizione della bestia/principe Vincent Cassel e la figura del mercante padre di Belle (una Léa Seydoux che non è certo ai livelli de “La vita di Adele”).
Il film, sebbene abbia una buona fotografia, una storia tutto sommato non male, e due attori che bene potevano rispecchiare i protagonisti della pellicola, rimane un po’ fine a se stesso e riprende sicuramente troppe citazioni e spunti da film e registi passati; è un po’ quello della Disney, un po’ l’antica pellicola di Jean Cocteau, ci riporta alla mente con l’immagine notturna del castello “Edward mani di forbice”, ma alla fine non aggiunge niente di suo. Come un colpo rimasto in canna e non andato a segno.
La storia d’amore tra Belle e la Bestia viene sacrificata dal racconto dei fatti che stanno dietro alla trasformazione del principe, alla storia della famiglia della giovane ragazza, e viene quindi lasciata un po’ in disparte. Gli effetti speciali non sono n valore aggiunto del film, che seppur sufficiente nel complesso, non rimarrà certo tra i migliori di questa annata.