Sabato 7 Aprile, una serata di pioggia perfetta per infilarsi in un cinema e guardare un bel film in santa pace.
La scelta è ricaduta su La furia dei Titani, sequel del bistrattato ( a mio modo di vedere un pò ingiustamente ) Scontro tra Titani.
Mi accomodo sulla poltrona e inizio a guardare un film che fonde poco sapientemente miti di vario genere portandomi in un luogo chiamato confusione.
Ora, se tralasciamo questi “piccoli” particolari e ci soffermiamo solo sulla pura azione potremmo ritrovarci di fronte ad un prodotto ben eseguito in cui Sam Worthington sembra un novello Chuck Norris e gli Dei delle povere vittime sacrificali ( è mai possibile che Perseo nello scontro con Ares pur essendo stato utilizzato per un bel paio di minuti come omino da crash test ne venga fuori con un paio di lividi e niente più mentre il suo antagonista finisca in ginocchio con una semplice pugnalata ? ma chi è il vero Dio fra i due ? .
Detto questo sono uscito dalla sala con addosso una strana sensazione, misto di delusione e tristezza perchè sarà pur vero che la legge del mercato impone di dare un seguito ad un prodotto che nel mondo, nonostante tutto ha incassato circa 500 miioni di dollari ma a volte produttori, registi, sceneggiatori e quant’altro potrebbero fare lo sforzo di mettersi nei panni dello spettatore e chiedersi se è davvero il caso di indurlo a buttare via soldi e tempo inutilmente.
Firmato Truzzotti.