LA LA LAND
Un musical romantico e nostalgico indimenticabile
Per tutti i sognatori
Mia,Emma Stone, è un’aspirante attrice che si mantiene lavorando in un bar mentre cerca di sfondare a Hollywood. Un giorno conosce Sebastian ,Ryan Gosling, un pianista Jazz che si guadagna da vivere suonando nei bar mentre vorrebbe aprire un suo locale. I due si innamorano e condividono le loro passioni cercando il successo che tanto desiderano.7Golden Globe per questo musical diretto da un brillante Damien Chazelle Il regista appena 32ennne, è un batterista appassionato di Jazz e questa sua predilezione musicale è stata anche al centro dei suoi lavori precedenti (Whiplash e Madeline on a Park Bench) .La colonna sonora è di Justin Hurwitz, amico di Chazelle dai tempi del College. I testi son stati scritti da Benj Pasek e Justin Paul tranne la canzone cantata e scritta da John Legend : “Start a fire”. La musica è orecchiabile, emozionante, allegra; di quel genere che non smetteresti mai di ascoltare. Trasmette la devozione e la passione di chi l’ha scritta.Il musical, per un attore, è un banco di prova dove chi ha veramente talento dimostra le sue doti complete di artista e qui, i due protagonisti, hanno dato prova di essere degni professionisti. Ryan Gosling per interpretare il musicista Sebastian ha imparato veramente a suonare il piano senza ricorrere a controfigure. Emma Stone, alias Mia, è espressiva e brava Finalmente un attrice acqua e sapone che viene premiata per la sua creatività artistica che si distingue tra tante anonime facce chirurgicamente perfette. I due se la cavano veramente bene nel ballo e nel canto pur non essendo ballerini o cantanti di professione.Tante le citazioni di vecchi film da “Gioventù bruciata” alle scene di tip tap che ricordano Fred Astaire. Tanta nostalgia per il genere musicale della Hollywood dei tempi d’oro in cui il musical era all’ordine del giorno .L’equilibrio tra musica e recitazione funziona; è equilibrato e schiva il rischio di esagerare con le parti cantate . I flashback e la divisione delle scene è un po’ retro ma non annoia mai. Le scenografie sono colorate e allegre un po’ anni 80. Insomma il film è pieno di riferimenti temporali ma riadattati in chiave innovativa e moderna. La trama dei due artisti squattrinati che cercano di realizzare le loro aspirazioni è un po’ un clichè ma il regista evita la banalità del tema con un finale non scontanto.La storia di due sognatori che cercano di fare carriera, di inseguire le loro passioni; recitazione e musica Jazz che qui si fondono in un film romantico, emozionante e indimenticabile.Un a visione che entra nel cuore e nella mente del pubblico, uno spettacolo completo di ballo, musica che è veramente riuscito perché tutta la magia del grande schermo.