Lasciarsi un giorno a Roma: la recensione di Mauro Lanari
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Lasciarsi un giorno a Roma: la recensione di Mauro Lanari

Lasciarsi un giorno a Roma: la recensione di Mauro Lanari

Dopo “Vita da Carlo”, nello stesso anno esce un film ancor più autoreferenzialmente pariolinesco: non solo c’è la sindaca di Roma, m’anche il consort’e una seconda coppia di benestanti, lui scrittore lei manager. Un film per tutti? All’elezioni amministrative del 2021, nella capitale l’astensionismo ha superato per la prima volta la soglia del 50%. Aggiornamento dei racconti e del cinema sentimental-epistolari, il dramedy dolceamaro narrato da Leo è più verboso che visivo, più Genovese che Pietrangeli e Baumbach, ciononostante i suoi punti di forza sono spesso le pungenti, sincer’e accorate linee di dialogo dove, al netto di problemi peggiori, i 40enni d’oggi (e non) potranno rivedersi a mo’ di selfie corale. Pregevole la cover 2020 di “Tainted Love” (Soft Cell 1981): music.youtube.com/watch?v=Ijo1QL2wDRg; youtu.be/Ijo1QL2wDRg).

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