Lei: la recensione di paulinho
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Lei: la recensione di paulinho

Lei: la recensione di paulinho

In un prossimo futuro la società è molto simile alla nostra. Niente macchine del tempo come in “Looper” o ore di vita trasformate in denaro come in “In Time”. Semplicemente i computer hanno un ruolo di primissimo piano nella vita dell’uomo. È normalissimo infatti vedere quasi tutte le persone andare in giro con un auricolare all’orecchio, intente a dare ordini al proprio sistema operativo (controllare la mail, il meteo, le prime pagine dei quotidiani…). Si è ininterrottamente connessi con tutto e con tutti, ma allora perché Theodore (Joaquin Phoenix) si sente così solo?
La risposta non glie la darà la Lei del titolo, un nuovo sistema operativo appena messo in commercio, ma con lei ci arriverà. Lei si chiama Samantha e non è solo un computer. Dotata di un’intelligenza artificiale di ultima generazione, Samantha è una persona a tutti gli effetti. Lei cresce e impara guardando il mondo che la circonda e presto si renderà conto di essere in grado di provare dei sentimenti tanto quanto un essere umano in carne e ossa. Ma questi sentimenti sono reali?
Spike Jonze esplora in modo intelligente il rapporto tra uomo e tecnologia e ancor più approfonditamente cerca di localizzare quella piccola linea che divide ciò che è reale da ciò che è fittizio. Il risultato è un film che, amplificandone gli effetti, evidenzia le difficoltà dell’uomo moderno a relazionarsi col prossimo senza filtrare la realtà attraverso la tecnologia. D’altronde, vi sfido ad entrare in un treno e trovare almeno due gruppi di persone nei quali nessuno abbia il cellulare in mano. Quindi ecco che “Lei” assume una profonda denotazione inquietante nei confronti di un futuro che non può altro che peggiorare. Il finale lascia spiazzati: lo spettatore non è in grado di capire se si tratti di un happy ending o no e comunque sia si rimane con l’amaro in bocca.
Però “Lei” non è solo questo. Trascendendo la critica alla società moderna, ci troviamo davanti a un inno all’amore. E chi se ne frega se questi sentimenti sono finti o reali. La vita è breve e bisognerebbe fare ciò che crediamo possa renderci felici. Fan**lo al resto, per citare il film.

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