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Libera uscita: la recensione di Silvia Urban

Libera uscita: la recensione di Silvia Urban

Rick e Fred (Owen Wilson e Jason Sudeikis) sono due quarantenni, sposati da molti anni (il primo è anche padre di tre bambini) e ossessionati dall’idea di un’avventura extra-coniugale. Stanche di questa situazione, le mogli decidono di dare loro una settimana di “libera uscita” dal matrimonio, dove tutto è concesso.
Lontani dai tempi comici di Tutti pazzi per Mary e dai toni tragicomici di Io, me e Irene, i fratelli Farrelly perdono di contenuto e il loro politicamente scorretto si traduce in una mera raffica di gag volgari e scurrili, che si susseguono senza soluzione di continuità e senza esclusione di colpi. I due registi non ci risparmiano nulla: c’è un “faccia-a-faccia” tra peni (quelli di un nero e di un irlandese: indovinate chi vince?), defecazioni di vario tipo (incluso un improvviso attacco di diarrea che finisce per imbrattare un bagno), il “ditalecca” (una tecnica di “finto sesso orale”), masturbazioni in macchina, e via dicendo. Senza contare le battutacce che condiscono una sceneggiatura pressoché inesistente («Scusa, ma tu sei irlandese? Perché appena ti ho vista il mio pene è diventato da Guinness», è la frase con cui i due sperano di far colpo sulle ragazze).
Non c’è nulla che non si sia mai visto, tanto che i Farrelly sembrano aver dato vita a una parodia di loro stessi. Semplicemente si assiste ad uno show del cattivo gusto da cui è l’universo maschile a uscire massacrato. Perché gli uomini sanno essere superficiali e immaturi anche quando si tratta di gestire una settimana di completa libertà. Sono le donne a decidere, e a tradire. Rick e Fred hanno bisogno di sette lunghi e faticosi giorni per capire di non essere più dei leoni e di non avere nemmeno le palle (concedetecelo) per conquistare giovani prede, perché innamorati delle mogli. Il pubblico, invece, ci mette circa sette minuti per arrivare alla stessa conclusione e a intuire quell’happy end che vince, ma non convince.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
La performance convincente dei due protagonisti

Non mi piace
La volgarità fine a se stessa; una sceneggiatura che si regge solo su una raffica di gag

Consigliato a chi
A chi ama la comicità dei fratelli Farrelly e a un pubblico maschile

Voto: 2/5

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