Locke: la recensione di Stefano94
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Locke: la recensione di Stefano94

Locke: la recensione di Stefano94

VOTO: 10/10
Ivan Locke è un costruttore. E’ sempre stato un uomo forte. Un uomo dedito al suo lavoro e alla sua famiglia. Non ha mai fallito un incarico. Ma tutto questo è destinato a crollare alla vigilia del lavoro più importante della sua carriera. Basta una telefonata. Una piccola telefonata e tutto il suo mondo va in pezzi.

Il film, diretto da Steven Knight, è un’epica epopea di un’ora e mezza all’interno di una vettura, che ci guida in un viaggio che non è semplicemente quello di una macchina su una strada, ma un viaggio dell’anima di un uomo e di tutte le sue sfumature.

Locke ha il volto di Tom Hardy, che con la sua bravura e la sua forza espressiva ci conduce a fondo nella disgrazia del protagonista, un uomo ormai in rovina, ma che comunque non si arrende e tenta con ogni fibra del suo corpo di rimettere le cose a posto. Non importa quanto tutto attorno a lui si stia disgregando, lui va comunque veloce con la sua auto verso una possibile redenzione.

Tutto il film è percorso da una colonna sonora vibrante e introspettiva composta dal maestro Dickon Hinchliffe, celebre violinista dei Tindersticks.

Steven Knight, reso celebre per aver sceneggiato La Promessa dell’Assassino, guida Tom Hardy, unico attore della pellicola, in questo viaggio di redenzione attraverso le strade notturne di un’Inghilterra silenziosa. L’abitacolo della vettura sembra esplodere da un momento all’altro per la carica di tensione del protagonista, combattuto tra molteplici sentimenti per far si che vada tutto bene.

Il film è stato presentato fuori concorso al 70° Festival del Cinema di Venezia, ottenendo ottime critiche. Inoltre il film ha ricevuto nomination a importantissimi premi come miglior attore, miglior regista e miglior sceneggiatura.

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