L'ora più buia: la recensione di Juri Moretti
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L’ora più buia: la recensione di Juri Moretti

L’ora più buia: la recensione di Juri Moretti

Siamo agli inizi della seconda guerra mondiale e Winston Churchill è alla guida del propri paese come Primo Ministro.
Mentre la minaccia di un’invasione del Regno Unito da parte delle forze di Hitler insorge a 300.000 soldati della Regina sono bloccati a Dunkirk, Churchill si trova a combattere con le trame interne del propio partito e con Re Giorgio VI, che mostra grande scetticismo sulle abilità del Primo Ministro nel riuscire ad affrontare la sfida.
La situazione è drammatica : negoziare una pace con la Germania nazista salvando il popolo britannico a costi indicibili o combattere contro un destino che si mostra avverso.
Con il prezioso supporto della moglie al suo fianco già da 31 anni, Clemmie, Churchill si rivolge al popolo britannico con l’ambizione di ispirare dignità e volontà di lottare per gli ideali della nazione, per la sua libertà. Riponendo nelle parole gran parte del propio impegno, con l’aiuto dell’instancabile segretaria, Winston scrive e interpreta discorsi che guideranno la nazione. Stretto nella condizione di dover affrontare le ore più buie e dure della sua vita, Winston riuscirà a cambiare il corso della storia contemporanea per sempre.

Joe Wright, regista di Pan – viaggio sull’isola che non c’è e Anna Karenina, dirige questa volta un grande attore come Gary Oldman, nei panni di uno dei più grandi personaggi della storia, Winston Churchill.
In questo film oltre che alla storia dell’Inghilterra, vediamo anche alcuni momenti della vita privata di Churchill, come il rapporto con la moglie e con la sua segretaria.
Joe Wright è stato bravo a rappresentare il film nel periodo in cui è ambientato, ha insegnato l’atteggiamento giusto ai personaggi, come ad esempio quando inserivano le mani nei taschini superiori delle loro giacche, ma sopratutto nell’utilizzo del trucco e parrucco.

Wright ha rappresentato un Winston Churchill, molto brillante, che beveva tanto e aveva quasi sempre il sigaro in bocca. Insomma una grandissima interpretazione da parte di Gary Oldman, che noi tutti lo ricordiamo e conosciamo per la sua performance in Dracula di Bram Stoker, la talpa, o anche Silente in Harry Potter.

Il film è anche candidato all’Oscar per le seguenti candidature :
Miglior film, miglior attore ( Gary Oldman ), miglior fotografia ( Bruno Delbonnel ), migliori costumi ( Jaqueline Durran ), miglior scenografia ( Sarah Greenwood e Katie Spancer ), miglior trucco e acconciatura ( Kazuhiro Tsuji e David Malinowski ).
C’è da dire che questo film almeno uno di questi premi lo merita sicuramente, perché in questo caso si può parlare tranquillamente di capolavoro.

La pellicola è un vero proprio salto nel passato, dove lo spettatore si immerge a 360° gradi nella storia dell’Inghilterra, nel periodo in cui Churchill era Primo Ministro e guidava il suo paese.
Una delle parti più belle della storia, rappresentata magnificamente da un regista come Joe Wright, che in realtà non ci si aspettava propio tutto questo.

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