L'ultimo dei templari: la recensione di Frenck Coppola
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L’ultimo dei templari: la recensione di Frenck Coppola

L’ultimo dei templari: la recensione di Frenck Coppola

Settimana di attesa per la grande uscita che molto probabilmente si giocherà insieme ad Harry Potter e I Pirati dei Caraibi lo scettro di film che più incasserà nel mondo, si parla ovviamente di Transformers: The Dark of the Moon, perciò quale momento migliore per scegliere di vedere un film senza pretese come L’Ultimo dei Templari con il buon Nicolas Cage come protagonista.
Alla regia c’era un buon regista come Dominic Sena, alle sue spalle film del calibro di Codice Swordfish e Fuori in 60 Secondo con lo stesso Nicolas Cage protagonista insieme ad una giovane allora Angelina Jolie, perciò facile pronosticare se non un buon film almeno un pop corn movie per passare un pò di tempo senza pensieri, ma ben presto queste piccole premesse si son scontrate su di una mediocrità del progetto fin troppo evidente, la sceneggiatura è sembrata in lungo ed in largo scopiazzata e mai originale con scene molto simili ad altri progetti del suo genere, in pratica sembrava di vedere in certe occasioni una sorta di best of (non tanto best però) del genere action horror, un altro nodo da sciogliere è che purtroppo fino alla fine è rimasto tale viene ricondotto alla vera natura del film che perde quasi completamente l’horror per più della metà del tempo, spingendosi in un action movie poco pronunciato, con sprazi di war movie qua e la, insomma nel caso de L’ultimo dei Templari mai più azzeccata la frase NON è NE CARNE NE PESCE.
Per quanto il cast buio pesto, oltre ad una schiera di completi sconosciuti alcuni dei quali veramente improponibili, troviamo la coppia formata da Nicolas Cage e Ron Perlman che avrebbe da sola tenere il peso, ma i risultati sono completamente da dimenticare, il gigante protagonista di Hellboy, Perlman ha mostrato una certa incapacità oramai nell’interpretare ruoli cosi fisici, sembrano oramai finiti i tempi in cui con il costume rosso di Hellboy scorazzava e combattevi gli angeli del male, su Cage invece ci sarebbe da scrivere un libro intitolato ” Come rovinarsi una carriera in pochi film ” , non si riesce a capire come un’attore del suo calibro, con la sua bravura e tecnica interpretativa sia capace di scegliere per la sua carriera ruoli cosi assurdi fuori dalla sua portata, basti pensare a film come Bangkok Dangerous (2008) , L’apprendista stregone (2010) , Drive Angry 3D (2010) ed ultimo il film in questione per capire la discesa agli inferi ” artistici ” di un grandissimo attore quali lui ci abituato da sempre con film come World Trade Center (2006) , Il genio della truffa (2003) , Il ladro di orchidee (2002) e Via da Las Vegas (1995) solo per citarne alcuni, nel suo futuro ora c’è un secondo capitolo sul cinecomic Marvel Ghost Rider, altra scelta troppo azzardata, speriamo di rivedere presto la sua grandezza su di un grande ruolo.

Gli effetti speciali del film son sembrati sostanzialmente da b-movie, con mostri e streghe troppo poco spaventose da meritarsi la sufficienza in questo settore, le scene iniziali di guerra in cui Cage e Perlaman si cimentano per le Crociate ricordano lontanamente gli effetti visti in 300 con lo slow motion a cercare di colmare i difetti troppo evidenti, il combattimento finale e la scelta del costume del Demonio sembrano ancora una volta, come visto in Dylan Dog, più che da paura da ridere, un vero e proprio costume da scena più che un effetto speciale, la colonna sonora è sembrata adeguata al genere del film, almeno su questo i produttori possono dirsi soddisfatti del risultato.
In conclusione mi sento di bocciare sentitamente L’ultimo dei Templari per i 3 motivi sopraelencati, incapacità del regista di replicare ottimi suoi successi del passato, cast letteralmente deficitario che a finito per abbassare ancor di più il livello del film ed effetti speciali al di sotto degli standard, insomma non mi sento di consigliare la visione di questo film e spero di vedere nel prossimo futuro un grande Cage alla ribalta.

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