Opera prima, del rapper RZA, che esordisce nel cinema col botto in triplice veste! Sceneggiatore, attore e regista. L’uomo con i pugni di ferro, narra le vicende di questo fabbro americano, che vive a Jungle Village, una città dominata dai clan, che chiedono sempre al fabbro di fabbricare armi per uccidere, per scatenare una guerra per un carico d’oro, ed intanto in città stava per arrivare Zang-Yi assetato di vendetta contro i clan per l’omicidio del padre. I “pugni di ferro” citati nel titolo si vedono solo dopo 1 ora e 10 circa di film, ma ne vale davvero la pena, in quanto quell’ora e dieci è scandita con trama e combattimenti violenti e sanguinari, in perfetto stile Tarantino (che guarda caso presenta il film). Per quanto riguarda le armi presenti nel film, sono molto in stile Rodriguez (grande amico di Tarantino) in quanto sono talmente assurde da risultare geniali. Il combattimento finale è spettacolare, è tipo La sposa vs. gli 88 folli con sotto una musichetta alla ultimo combattimento di Rocky, genialata. Per gli attori, posso dire che sono bravi, facendo risultare i personaggi abbastanza diretti e determinati, come il wrestler Batista, che sfrutta la sua massa muscolare per fare scena e il suo sorrisetto da ring, per sembrare il più bastardo possibile, Crowe è uno straniero, arrivato lì per essere venuto a conoscenza del carico di oro, tutti gli altri attori che fanno da contorno alla storia, alcuni sono dei riempitivi altri sono capi di clan e assassini di passaggio che vengono ammazzati poco dopo e RZA è …l’uomo con i pugni di ferro.
Da non perdere: I combattimenti, in perfetto stile Tarantino, violentissimi e sanguinari, un po’ come La sposa contro gli 88 folli, ma senza katana, e poi il cameo di Pam Grier.
TARANTINIANO – VOTO: 10
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