Guido (Claudio Bisio) è un calvo professore milanese di lettere di un liceo di Napoli. Gentile e simpatico, è iper-affettuoso, tanto da non dimenticare mai i fiori per la sua dolce metà, una napoletana che annoiata dalla prevedibilità e dalla mancanza di brividi del loro ménage gli preferisce uno skipper nordico muscoloso e capelluto.
Guido, viene abbandonato all’improvviso e in malo modo (la fidanzata è incinta dell’amante), scivolando nella solitudine e nella disperazione. A poco serve l’amicizia tenera e garbata del suo ex alunno Paolo diventato professore di ginnastica, alias Frank Matano finalmente in una parte perfetta per lui a differenza del ruolo grottesco che gli era stata ritagliato addosso in Tutto molto bello.
Guido, spinto dall’amico, cerca consolazione in cene con papabili sostitute, ma non riesce a sopprimere il desiderio di vendicarsi sulla ex. Per quanto si sforzi, non riesce a farsela passare, e anzi in qualche modo finisce per sprofondare in una crisi depressiva in cui si crogiola a suon di struggenti ballate napoletane e ceri rossi funebri sparsi per casa. In questo stato confusionale, fa la conoscenza della bella vicina appena arrivata Silvia (la top model Chiara Baschetti), quando va da lui a chiedergli dello zucchero. È giovane, tifosa del Milan, sensibile e sexy: la donna perfetta. Guido, sopraffatto dall’improvviso colpo di fortuna, non coglie l’abbaglio e scivola nell’innamoramento fino alla repentina richiesta di matrimonio.
Sarà sempre l’amico-spalla (insospettito dalla celerità della proposta) a svelare l’arcano, pedinando l’amico depresso: il professore ha scambiato lucciole per lanterne e confuso la proiezione dei suoi desideri per realtà, tanto da portarla al ristorante e a passeggio tra i vicoli di una Napoli di cui finalmente non si enfatizzano le brutture, passando ovviamente per pazzo (soprattutto quando verrà beccato a baciare un palo). Paolo correrà ai ripari chiamando in aiuto i genitori (l’inedita e riuscita coppia Renato Pozzetto e Ornella Vanoni) del “fuso di testa” . I due caleranno in Campania in soccorso del loro “bambino” cinquantenne, che farà ricorso anche alla psicoterapia. Ma il vero antidoto alla follia è a due passi dal professore, spiato da due anni da una vicina romantica e innamorata segretamente di lui (Valentina Lodovini)…
Ispirato al campione d’incassi brasiliano A Mulher Invisivel, Ma che bella sorpresa è una sophisticated comedy che strizza l’occhio alla Hollywood d’antan, ma innestandola nella nostra miglior tradizione (De Filippo su tutti) sullo sfondo di una Napoli né folkloristica né gomorresca, ma fumettistica e quasi cartoon, dove l’elemento magico prende il sopravvento sulla realtà, rendendo tutto possibile. Alessandro Genovesi (suo anche Soap Opera) non delude neanche questa volta, per la capacità di creare un cinema leggero e dai buoni esiti commerciali, ma curandone la confezione e l’anima. Senza troppe pretese, ma allietando.
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Mi piace: il tono surreale e lieve della vicenda amorosa. Una Napoli favolistica e diversa dal solito. Attori in gran forma.
Non mi piace: qualche colpo di scena di troppo che intorbidisce la fluidità del racconto.
Consigliato a chi: ama le commedie sentimentali leggere, garbate e con un pizzico di magia.
VOTO: 3/5
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