Mad Max: Fury Road: la recensione di Dolby MOVIE 5.1
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Mad Max: Fury Road: la recensione di Dolby MOVIE 5.1

Mad Max: Fury Road: la recensione di Dolby MOVIE 5.1

Miller si ferma a Oltre la sfera del tuono, si prende una doverosa pausa di 30 anni, fa altro, e se ne torna con un capolavoro dove sfrutta al meglio tecnologia ed evoluzione dei mezzi cinematografici per evolvere all’impossibile l’idea alla base di Road Warrior -l’inseguimento definitivo tra autocisterna dell’eroe e pazzi in auto-, arrivando a migliorarsi con una trama degna di questo nome, e persino alcuni momenti in cui tirare il fiato, dato che in sala non sono tutti Michael Bay.

La recensione potrei anche finirla qui, ma per chi è nuovo all’universo di Mad Max, parliamo di un uomo che, in un futuro post-apocalittico dove la guerra per il petrolio è finita a bombe atomiche e gente morta male, si limita a poco più di sopravvivere, tra il ricordo dei cari che non è riuscito a salvare. Nel nulla più assoluto, solo chi ha benzina per la propria auto può sperare di sopravvivere alla violenza incondizionata che regna sovrana.

In questo quarto capitolo (più un reboot, a dir il vero) sono forti gli ammiccamenti alla saga: in primis il V8 che -minispoiler- finisce all’aria; fucili a canne mozze inaffidabili, pazzi mascherati, mostri di lamiere d’acciaio che si distruggono con enfasi e felicità; il protagonista che resta di poche parole. A questo, si aggiungono una serie evoluzione narrativa, data dal bene primario che è diventato, giustamente, l’acqua e il verde; una presenza femminile estremamente forte in Furiosa, una Charlize Theron davvero in forma che tenta di portare in salvo le ancelle di Immortan Joe -il capo dei pazzi- e che ruba la scena più volte a Max; altra evoluzione è la pazzia, più strutturata e figlia della generazione che nella post-apocalisse ci è nata.

Ineccepibile il lato tecnico: colonna sonora usata con maestria a enfatizzare follia e dramma; effetti speciali funzionali alle scene e che si integrano alla grande con gli stunt e il girato reale (con un unico neo in una delle ultime, maestose distruzioni di veicoli che è pesantemente in CGI).

Che dire, il film scorre che è una meraviglia, con il sorriso costantemente sulle labbra. Miglior action degli ultimi anni, senza dubbio.

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