Maleficent: la recensione di adamolavigna
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Maleficent: la recensione di adamolavigna

Maleficent: la recensione di adamolavigna

Maleficent e’ il classico film un po’ furbetto e paraculo che a molti piacerà parecchio mentre altri non vedranno l’ora di uscire dalla sala. Io sto nel mezzo però, con un 6 molto politico, perché non mi ha fatto schifo certo ma non mi sono nemmeno strappato i capelli dall’entusiasmo. Tecnicamente e’ ineccepibile, il 3D meritevole, la Cgi notevole ma la tanto sbandierata rilettura in chiave dark e fantasy de La bella addormentata nel bosco stringi stringi rimane molto nella forma e poco nella sostanza, limitandosi a simbolismi iconografici tipici senza dare quella scossa alla sceneggiatura. Che poi male non e’, anzi, il film fila via bene ( sia lodato il fatto che si torna all’ora e mezzo come erano i film una volta, e non le due ore e passa classiche del nuovo millennio, spesso inutili o che servono solo alla pennica post intervallo) senza sottotrame e tematiche adulte come si poteva immaginare e aspettare ma questo può non essere un problema alla lunga, ma il vero punto debole sta nel fatto che aleggia ,ahimè, sempre il fantasma del buonismo, del Tarallucci & Vino che sublima nel finale mooooolto politicamente corretto. E non ci facciamo abbindolare da un paio di ottime scene di puro action perché alla fine della fiera rimane un prodotto che ha un target di pubblico giovane, quasi un film per bimbi e ragazzi , che non è un aspetto dispregiativo sia chiaro ma solo un dato di fatto. Poi Angelina mangia un po’ di più perché sei pelle e ossa e un ti si può vede, a noi piacciano decisamente altre forme ( di vita e della vita )

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