Margin Call: la recensione di Valentina Torlaschi
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Margin Call: la recensione di Valentina Torlaschi

Margin Call: la recensione di Valentina Torlaschi

Arriva anche da noi l’acclamato thriller finanziario sul crollo di Wall Street del 2008, che è già stato presentato con successo al Sundance e al Festival di Berlino. Produzione indipendente e opera prima del promettente regista JC Chandor, Margin Call racconta il collasso di una delle più importanti banche d’investimento americane quasi fosse una tragedia scritta da Eschilo o Shakespeare, dove si muovono manager-regnanti divorati da un’inesauribile fame di successo e avidità.
Ispirato alla storia vera del crollo della Lehman Brothers, il film racconta un dramma finanziario “a porte chiuse”, che si consuma nel corso di una notte in quegli uffici dai computer perennemente accesi di Wall Street: un tesissimo conto alla rovescia di meno di 24 ore per mettere in piedi un piano di emergenza e fronteggiare l’imminente bancarotta. Tra le strade di una New York vista dall’alto dei grattacieli e ancora ignara della tragedia che sta per abbattersi sull’America e sul mondo, il film racconta l’(auto)analisi dei protagonisti sul proprio ambiguo operato e la scelta delle vittime sacrificali da dare in pasto alla stampa e alla politica come capro espiatorio.
Margin Call è un film scurissimo e avvincente, scritto con chirurgica precisione e con una regia patinata che riesce a tenere alto il ritmo. Gran merito della riuscita del prodotto va sicuramente al cast d’eccezione composto da Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons e Demi Moore. E ai due più giovani protagonisti Zachary Quinto e Penn Badgley.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
La rappresentazione del crollo del sistema economico con i modi del dramma teatrale classico

Non mi piace
Nessuna concessione allo spettacolo: solo volti e parole. Non tutti gradiranno

Consigliato a chi
Vuole farsi un’idea di quanto accadde a Wall Street nei corridoi dell’alta finanza senza rinunciare al piacere della fiction d’alta classe

Voto: 4/5

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