Marigold Hotel: la recensione di Marita Toniolo
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Marigold Hotel: la recensione di Marita Toniolo

Marigold Hotel: la recensione di Marita Toniolo

C’è un detto indiano che dice: «Alla fine andrà tutto bene e se non andrà bene vuol dire che non è ancora la fine». E non è difficile intuire già dall’incipit del film che tutto effettivamente volgerà verso il lieto fine in questa commedia molto prevedibile.
La traccia narrativa non è certo inedita, ma avrebbe potuto essere più fertile di spunti: mettere insieme un gruppo di anziani con addosso una persistente cappa di malinconia e il senso del capolinea e buttarli senza rete in un contesto esotico scomodo, ma pieno di stimoli. Il Best Exotic Marigold Hotel si propone come un resort di lusso per pensionati, ma si rivela una fatiscente topaia posseduta da un giovane di belle speranze (il Dev Patel di The Millionaire) con grandi sogni di espansione, ma che può mettere in serie difficoltà chi è abituato agli standard occidentali.
Gli ostacoli e i problemi che i nostri si troveranno ad affrontare saranno ovviamente agenti di trasformazione per i protagonisti, che cercheranno una nuova direzione al proprio destino o rafforzeranno la loro vecchia posizione. Tra improvvisi amori sbocciati dalle ceneri di quelli vecchi, rappacificazioni con antichi fidanzati omosessuali tenuti nascosti e nuove carriere professionali si consuma la tiepida dramedy di John Madden, che si concentra più sul classico folklore indiano pieno di colore e sulle situazioni macchiettistiche tipiche del confronto India-Occidente già viste mille volte, che sulle sfumature emotive legate alla terza età. Una vacuità di fondo a cui neppure la presenza delle glorie del cinema british (Judi Dench, Bill Nighy, Maggie Smith, Tom Wilkinson) riesce a dare slancio.

 Leggi la trama e guarda il trailer

Mi piace: la sfilata di vecchie glorie britanniche in un contesto esotico e colorato.

Non mi piace: l’inconsistenza delle situazioni e la prevedibilità generale della trama.

 Consigliato a chi: vuole sognare anche in tarda età un’alternativa non scritta.

 VOTO: 2/5

 

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