Men in Black III 3D: la recensione di iogenio
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Men in Black III 3D: la recensione di iogenio

Men in Black III 3D: la recensione di iogenio

Cosa fareste se il vostro migliore amico è morto da 40 anni?
La cosa certa è che non si potrebbe resucitarlo,ma si potrebbe andare indietro nel tempo.Solo se sei un Men in Black.

La trama del film è plausibile,perchè di viaggi nel tempo non se ne vedono tanti.Il terzo capitolo della serie è molto più bello del deludente secondo film:in questo episodio,J/Will Smith deve tornare indietro nel tempo pe salvare il suo partner e il mondo da Boris l’animale e i Boglodiani.

Indietro nel tempo incontrerà un giovane K(Josh Brolin) e una O giovane(Alice Eve) e un certo Griffin,che può prevedere il futuro.

Il film si sposta da Coney Island ad una mostra di Andy Warhol,fino al bowling e a Cape Canaveral.Tutto in 1 ora e 45.

La regia di Sonnelfield è migliorata,la sceneggiatura di Etan Coen e David Koepp è ottima ma con qualche imperfezione.

Boris l’animale è più cattivo e minaccioso dello scaraffaggio gigante del primo e Lara Flynn Boyle del secondo,anche se non è il villan perfetto,perchè il problema di Men in Black è spesso e volentieri l’antagonista.

Su questi film la critica ama sparare a zero solo perchè il 3d non va bene o solo per una cattiva interpetazione ecc.,ma in verità Men in black è un buon film,interpetrato bene anche se il 3d non è ottimo.
Bentornati,uomini in nero…

Voto:3/5

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