Metallica Through the Never: la recensione di Gabriele Ferrari
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Metallica Through the Never: la recensione di Gabriele Ferrari

Metallica Through the Never: la recensione di Gabriele Ferrari

Dipende tutto da un dettaglio decisivo: vi piacciono i Metallica di oggi? Non stiamo chiedendo se siate fan di lunga data, ma se siete tra i tantissimi che hanno accettato la transizione della band da «miglior gruppo metal del mondo» a «una delle più colossali rock band del pianeta»? Se la risposta è sì, chiudete pure il browser e prenotate il biglietto per stasera (o domani sera): Through the Never è esattamente quello che vi aspettate, un’ora e mezza di celebrazione – financo troppo scontata, ma ci torniamo – della carriera della band, intervallata/accompagnata da un film, abbastanza astratto e rarefatto (anche come minutaggio) da assomigliare più a un videoclip esteso che a una vera e propria narrativa.

Che la band abbia da sempre flirtato con il cinema e le sue suggestioni è cosa nota ai fan, e l’insistenza con cui Nimrod Antal (regista del dimenticabile Predators, qui in forma smagliante) indugia sulla chitarra di Kirk Hammett aerografata con la locandina di White Zombie è dimostrazione che l’opera vuole essere fortemente cinematica, più anche di quanto sia musicale; una glorificazione visiva prima che sonora di quello che i Metallica sono oggi, ovvero quattro musicisti con un affiatamento eccezionale e una presenza scenica unica, capaci di riempire con il loro carisma un palco enorme – nonché capolavoro di ingegneria: la scenografia è un potpourri di tutte quelle che hanno accompagnato i tour storici del gruppo, ci sono fuochi d’artificio, lampi, statue che crollano, bare che si alzano da sotto terra. Girato con 24 telecamere contemporaneamente, il concerto è tra i migliori prodotti di genere che siano usciti in questi anni. Qualche perplessità per i fan più attenti la lascia la scaletta, infarcita di classici ai limiti della banalità e priva di quelle tre/quattro chicche che i Metallica disseminano con generosità nel corso dei loro normali tour. Poco male: best of doveva essere, best of è stato, e quanti gruppi al mondo possono permettersi una scaletta simile? (la mettiamo in calce al pezzo, per informazione)

Poi c’è Dane DeHaan e la sua avventura parallela: il supereroe disfunzionale di Chronicle è Trip, roadie della band spedito all’altro capo della città a recuperare una valigetta il cui contenuto ricade in pieno in ambito Pulp Fiction. Il viaggio è iniziatico più che avventuroso: il poveraccio assume una pastiglia colorata prima di mettersi al volante, e si trova catapultato in un incubo fatto di guerriglie urbane, pazzi mascherati a cavallo, incendi, violenza e visioni psichedeliche. Il tutto inserito in maniera quasi subliminale in mezzo alle immagini del concerto vero e proprio, con qualche interessante trucchetto di audio qui e là (il piano-sequenza di DeHaan che si allontana dal palazzetto in macchina, la musica in sottofondo che cala costantemente di volume, è un pezzo di bravura) e un montaggio frenetico e volutamente confusionario, che gioca con le immagini della band e con la loro musica piuttosto che sostituirle. I momenti migliori sono quando show e rissa si sincronizzano: i fuochi d’artificio su One, per dirne una, ma persino la banalissima Enter Sandman riacquista molta della sua potenza grazie al film-nel-film.

Formalmente siamo vicini alla perfezione: Through the Never è un prodotto confezionato a regola d’arte, un film-concerto sui generis che esalta al meglio l’immaginario artistico e musicale dei Metallica, sempre in bilico tra Hemingway e Romero, tra Lovecraft e le canzoni di denuncia sociale. Chi li adora sa già che amerà il film di Antal, chi li trova troppo cafoni o troppo machi o troppo rumorosi per i propri gusti difficilmente cambierà idea, non di fronte a un prodotto così smaccatamente autocelebrativo e ombelicale. Fosse sempre così facile consigliare senza riserve un film, rischieremmo di perdere il mestiere.

LA SCALETTA DI THROUGH THE NEVER

1. The Ecstasy of Gold

2. Creeping Death

3. For Whom the Bell Tolls

4. Fuel

5. Ride the Lightning

6. One

7. The Memory Remains

8. Wherever I May Roam

9. Cyanide

10. …And Justice for All

11. Master of Puppets

12. Battery

13. Nothing Else Matters

14. Enter Sandman

15. Hit the Lights

16. Orion

Leggi la trama e guarda il trailer

Mi piace
I Metallica, e quindi il film.

Non mi piace
Potenzialmente, la risposta è ancora «i Metallica, e quindi il film».

Consigliato a chi
Troppo facile: a chi ama i Metallica.

Voto: 4/5

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