Gil Pender è un giovane sceneggiatore di discreto successo che stanco della monotonia di Hollywood e della sua carriera decide di partire con Inez,la sua fidazata,nonché futura moglie per la splendida Parigi speranzoso di poter trovare l’ispirazione necessaria per terminare il suo romanzo.Una notte mentre passeggia in solitudine per le romantiche e così enfatiche vie parigine gli si accosta una vecchia auto,incuriosito ed incentivato dalle persone che vi sono all’interno,decide di accettare volentieri un passaggio.Ben presto si ritroverà catapultato in quella che è per lui l’epoca migliore e che ama così spasmodicamente da rimanerne totalmente affascinato,gli anni Venti.Di seguito incontra quelli che sono i suoi idoli,scrittori,musicisti e artisti come i coniugi Fitzgerald,Salvatore Dalì,Pablo Picasso,Cole Porter e tanti altri ancora.S’innamorerà bel presto di Adriana,una donna bellissima dall’animo nobile e ritenuta musa ispiratrice da grandi artisti come Picasso e Modigliani.Ma una notte i due si ritrovano proiettati nella Belle Epoque,l’epoca tanto amata da Adriana.A questo punto Gil si rende conto di come l’uomo preferisca guardare alle epoche passate come quelle migliori rifiutando la “banalità”del presente.
Nella sequenza iniziale Allen ci dichiara il suo amore tangibile per questa magnifica città,rappresentandola in ogni suo aspetto profondo,romantico e alle volte misterioso.Il personaggio di Gil alleniano vuole distaccarsi dalla realtà,da quel presente ormai così scontato e per lui sempre più monotono,ma si rende conto che questo non accadrà mai poiché l’essere dell’uomo lo spinge a negare la realtà e lo induce a credere che il passato possa essere il suo presente.Ma Allen concede a Gil l’opportunità di vivere il suo presente intensamente,senza rimorsi né rancori ricordandoci che non si può fuggire dalla realtà,da ciò che siamo, da ciò che ci circonda,dal nostro tempo.(e forse è meglio così)