Mister Felicità” di Alessandro Siani
Non era per niente facile riuscire di nuovo nell’impresa di regnare al box-office, specialmente in questo periodo dove le commedie italiane stanno subendo un vero e proprio calo di spettatori, ma Siani ce l’ ha fatta. Siani realizza il suo terzo lungometraggio portando sullo schermo un’altra fiaba che regala risate e gioia agli spettatori. Scritto col fido Fabio Bonifacci (con cui aveva già scritto “Il principe abusivo) il racconta le vicende di un “abusivo” Life coach che si ritroverà di fronte alla sfida più grande della sua vita: far tornare una campionessa a pattinare e innamorarsi. Anche se la figura del Life coach era già stata al centro del film di Silvio Muccino “Le leggi del desiderio”, ma a differenza del regista romano Siani riesce a far centro con un’opera che non sa mai di già visto e che ha un bel ritmo. Si ride e anche tanto, Siani è perfetto e riesce a gestire un film solo anche se in questo caso supportato da due grandi attori: Diego Abatantuono e Carla Signoris. Il primo ormai è una conferma è proprio come il vino più invecchia più è bravo, umile nel dosare i suoi ruoli ed è l’unico capace di dividere la scena con i nuovi protagonisti del Cinema comico italiano, mai banale, riesce a strappare risate anche con semplici sguardi. Inoltre l’accoppiata con Abatantuono – Siani regala scintille, diverte ed emoziona. Da segnalare la sempre unica Carla Signoris che qui torna a recitare con Abatantuono dopo “Happy family” è sempre straordinaria e unica specie nelle scene con Abatantuono. Elena Cucci è praticamente perfetta nel ruolo della pattinatrice che perde fiducia in se stessa, è da applausi la sequenza di pattinaggio. Nel cast troviamo inoltre i due “vanziniani” Gianni Parisi e Stefano Ambrogi, i due erano già nel cast di “Febbre da cavallo – La mandrakata” qui interpretano il maitre (il primo) invece il secondo torna nelle vesti del simpatico camionista che già aveva interpretato in “Notte prima degli esami – Oggi”. Il film è un susseguirsi di emozioni, ricco di scene suggestive e abbastanza comiche grazie alla buona sceneggiatura. Alcuni hanno criticato le varie gag ma Siani le contestualizza e le fa diventare parti integranti delle scene. Siani si conferma un grande regista e regala spettacolo e romanticismo al pubblico. Non mancano i riferimenti a “Gomorra” e al cinema di Troisi, senza dimenticare le citazioni e a volte le atmosfere dei primi due film del regista napoletano. Ancora romanticismo per Siani ma soprattutto gioia e felicità e attraverso la figura delle farfalle è come se completasse una trilogia sulla fiaba. Una fiaba ricca di temi a volte anche forti, condita di buona musica e scandita da un buon ritmo. Dopo questo Natale gli esercenti hanno dichiarato che si accettano miracoli e il principe abusivo gli ha accontentati, perché è lui il solo mister felicità.
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