La nuova commedia, nelle sale in questi giorni, con protagonisti Kasia Smutniak e Pierfrancesco Favino, Moglie e Marito, può sembrare subito una idea poco originale però funziona bene. Opera prima di Simone Godano alla regia che ha sicuramente passato la prova e la sceneggiatura è scritta da Giulia Steigerwalt.
Il film racconta la storia di due coniugi, Andrea, neurochirurgo e che sta lavorando da anni a una ricerca, la quale permetterebbe di comunicare ai pazienti che non hanno più l’uso della parola, grazie a una macchina chiamata Charlie, e Sofia, che sta per debuttare come presentatrice tv. I due, genitori di due bambini, sono in profonda crisi coniugale. Una sera però qualcosa cambierà e sconvolgerà le loro vite. Infatti, ognuno incomincia a vivere la vita dell’altro, vi sarà uno scambio delle loro menti. Quindi si vedranno, Andrea comportarsi da donna e Sofia comportarsi da uomo, ovviamente con tutti i casini che ne deriveranno. Questo porta a una commedia che fa sicuramente ridere però non stupida ma anzi molto piacevole. I due coniugi impareranno a conoscersi meglio e vedere gli errori commessi nel rapporto e magari appianare le divergenze tra di loro. Oltre a conoscere i segreti l’uno dell’altro non sempre piacevole come cosa. Impareranno a loro spese cosa significa essere uomo e cosa significa essere donna per chi è di sesso opposto e quindi di imparare a mettersi nei panni degli altri. Una riflessione, su come spesso pensiamo di conoscere una persona e poi non la conosciamo veramente e non sappiamo cosa significa vivere nei suoi panni ma anche sulle differenze di genere.
Lo scambio di personalità è già stato trattato in altri film, un esempio Quel Pazzo Venerdì, in cui una mamma e una figlia si scambiano le rispettive vite. Nonostante questo fondo di già visto, è una commedia che funziona, anche per gli attori che sono bravissimi nell’interpretare le loro parti e si nota subito come abbiano una buona chimica tra di loro.
Favino, è bravissimo nell’interpretare un personaggio femminile ma anche la Smutniak risulta essere efficace nel reinterpretare Favino. Il tutto creando diverse scenette comiche nel film ma al contempo dolci. Sullo sfondo ma personaggio importante del film, il collega e amico di Andrea, interpretato da Valerio Aprea, che ad un certo punto non capisce più cosa sta succedendo alla coppia e non gli crede anche quando cercano di spiegargli cosa è successo realmente ma pensa che siano pazzi. Questo mostra bene che il cinema italiano può ancora essere un buon cinema e funzionare bene e che non deve essere disprezzato in toto.