Monsters University: la recensione di ACINIdiCINEMA
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Monsters University: la recensione di ACINIdiCINEMA

Monsters University: la recensione di ACINIdiCINEMA

VOTO:Orsottopotto!

Estate. È iniziata più tardi del solito e pare che le temperature miti ci accompagneranno fino ad autunno inoltrato ma il peggio è passato, e con peggio mi riferisco a tutti quelli che come me hanno superato indenni il pranzo di ferragosto. In genere le persone lamentano qualche chilo di troppo al ritorno dalle vacanze, ma che problema c è, mangiare è sinonimo di relax ed è un’attività che si sposa alla perfezione con il sollazzo estivo, a meno che non abbiate prenotato nella clinica 7 Chili in 7 Giorni della coppia Verdone/Pozzetto!
Per quanto mi riguarda il pranzo/grigliata/porchettata/schifezzata del 15 agosto influisce almeno al 75 per cento sul volume delle maniglie dell’amore, prossime ad essere impiegate per le porte antincendio di qualche università. Tutta la mia solidarietà va agli amici del sud, 36 portate tra antipasti primi secondi terzi quarti contorni, e quando pensi di essere arrivato alla fine, compare una nonna o una mamma o un animale domestico: “Queste le devi provare, se no mi offendo!”. Per non finire alla gogna nella pubblica piazza, ingerisci le ultime paste fritte e ripiene probabilmente di strutto. Insomma , per adesso il libro della dieta Dukan rimane a fare da rialzo al mobile, ma 50 sfumature di fritto (esiste davvero) sembra la storia delle mie vacanze. Meno male poi un po’ di mare ed un bagno ti fanno dimenticare tutto il cibo che hai inglobato e a quante palestre dovrai iscriverti “da lunedì”. Esci dall’acqua e mentre percorri il bagno asciuga la scena che immagina il tuo cervello è la stessa di Daniel Craig in 007 Casino Royale con muscoli tirati e passo sicuro, la realtà è più simile ad un flaccido Fred Flintstone che incespica goffamente sui sassetti cercando di coprire quel poco di virilità rimasta sotto il costume dopo l’acqua fredda.
Mai ‘na gioia!
L’unica soddisfazione sono i titoli tanto attesi che iniziano a fare capolino al cinema con le anteprime di agosto, Monsters University è uno di questi.
Io:”Stasera ho proprio voglia di andare al cinema”, un amico:”ma qui i cinema chiudono d’estate”…!? (Non ero in Congo).
Ci sarà pure lu sule, lu mare e lu ientu, ma per lu cinema, 50 km.. fatto.
Torna al cinema, dopo oltre dieci anni dal primo episodio (Monsters & Co, 2001), l’accoppiata vincente composta dai mostri James P. Sullivan e Mike Wazowski, ma con un prequel che li vede impegnati sui banchi del College al loro primo incontro (ringiovanirli in computer grafica sarà stato sicuramente più facile che piallare la faccia di Gandalf e Legolas in Lo Hobbit).
Tanto perché sono uno che non si fa convincere facilmente, al primo cenno della cassiera, avevo già comprato menù pop corn griffato Monsters University con tanto di pupazzi incollati sul tappo del bicchiere e poster. All’ingresso in sala sembrano uno di quei padri obesi americani che vanno a vedere le gare di dragster con il ditone gigante colorato.
Michael Wasowski è un super secchione, da quando è un mostrino il suo unico sogno è quello di diventare uno spaventatore ed essere ammesso alla Facoltà di Spavento della Monsters University. Quando il suo desiderio sta per avverarsi, l’incontro con il compagno di studi bulletto James P. Sullivan, rischierà di mandare in fumo i suoi piani. Mike e Sulley verranno cacciati dal corso e saranno obbligati a fare squadra per tentare di vincere le Spaventiadi, sfida organizzata dall’orrido rettore Tritamarmo ed unico modo per essere riammessi alla Monsters University.
Disney Pixar ormai rappresenta una garanzia per i film d’ animazione, ed hanno certamente capito grazie al primo film, che il mostriciattolo verde è il punto di forza della serie. C è moltissimo “orsottopotto” infatti in MU, e basta vedere le prime immagini di Mike Wazowski piccolo per finire in brodo di giuggiole ed innamorarsi di tutto il film.
La sfida più difficile era quella di raccontare una storia di cui si sapesse già il finale senza essere noiosi, ed il regista Dan Scanlon ci è riuscito egregiamente. Monsters University è divertente ed è ispirato ad un vero proprio College movie modello Animal House o Maial College. Ci sono tutti i cliché delle università americane: gli sfigati, i nerd, i bulli, gli hippie, i fattoni, le confraternite, le feste, i riti, le sbronze, gli scherzi, i giubbotti bicolor con le scritte (grazie a Dio passato il periodo Franklin Marshall non vanno più di moda) il tutto condito dalla disputa tra il secchione con apparecchio Mike e l’Harry Potter della situazione (figlio di celebri spaventatori) Sulley.
Certo mi sono mancati terribilmente i “cagnoli” (vedi Maial College) ma non dimentichiamoci che è Walt Disney. Sono stati già molto brillanti ad inserire nella colonna sonora un brano di Sebastian Ingrosso & Axwell e, forse solo nel trailer, il disco “Party Hard” di Andrew W.K. (nella copertina dell’album c è la faccia del cantante rock metal ricoperta di sangue). Che ggggggiovani!
Sono cambiati un po’ tutti i doppiatori italiani rispetto al primo film anche a causa della prematura scomparsa del Grande Tonino Accolla (oltre a Mike Wasowski anche Eddie Murphy, Homer Simpson, Jim Carrey e tanti altri) sostituito da Sandro Acerbo, voce di Michael J Fox in Ritorno al Futuro. I Soliti Idioti invece prestano la voce ad un mostro a due teste piuttosto simpatico.
Last but not least bisogna parlare della grafica della pellicola, davvero impressionante! A dodici anni
da Monsters & Co la differenza quanto a nitidezza e realismo è davvero stupefacente, i 500 mostri creati per Monsters University, i migliaia di peli per le pellicce e le ambientazioni ripagano l’attesa.
Le potenzialitá della computer grafica si possono gustare anche in un magnetico cortometraggio Pixar proiettato prima di MU dal titolo L’Ombrello Blu. Diretto da Saschka Unseld, è la storia di una città che prende vita, compreso un’ombrello blu che incontrerà la sua dolce metà.
Monsters University sarà un successo, forse anche più che il suo predecessore.
Buone Spaventiadi.

Ps. Vale la pena aspettare che finiscano tutti i titoli di coda

COSA HO IMPARATO (ATTENZIONE SPOILER)

-Farsi la mamma di un compagno di College è il sogno di chiunque

-Puoi fare il lavoro che desideri anche senza una laurea

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