Monuments Men: la recensione di Gianluca Lazzarin
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Monuments Men: la recensione di Gianluca Lazzarin

Monuments Men: la recensione di Gianluca Lazzarin

Voto al film: 5 /10
RECENSIONE SENZA SPOILER

L’anno scorso con Argo il trio Affleck-Clooney-Heslov ci aveva azzeccato, un’Oscar al miglior film non è cosa da tutti i giorni, che poi il film non fosse da… miglior film dell’anno (sopratutto con Django o anche Zero Dark Thirty alle calcagne) è un’altro discorso, ormai anche datato, ma comunque resta il fatto che Argo è oggettivamente un buon film. Un anno dopo, con Affleck fuori dai giochi, neanche in veste di produttore, (immagino impegnato a provare il costume di Batman, ahimè), Heslov e Clooney tornano in vesti di produttori (e George anche di regista), per Monuments Men, film che non funzione per niente, o comunque quasi… per niente.

Il penultimo Clooney, Le idi di marzo, un film notevole, talmente notevole che per questo Monuments Men le attese e… le pretese si erano anche molto alzate forse, non mi aspettavo un capolavoro, assolutamente, ma un buon film, anche perchè il trailer faceva sperare molto bene, e invece bum… in tempi di guerra – mondiale, seconda, periodo d’ambientazione del film – la caduta… di Clooney.

Monuments Men non funzione per tre cose fondamentali secondo me: ritmo, sceneggiatura e colonna sonora. Il ritmo è veramente deludente, una cosa che, da uomo del cinema, come è praticamente considerato da tutti, Clooney, non mi sarei veramente mai e poi mai aspettato, ogni scena sembra a se stante, non collegata per niente con la successiva e per nulla al mondo con quella successiva ancora, molto probabilmente molta colpa va al montaggio ma… questo è il vero punto debole del film.

Sceneggiatura, scritta da George Clooney e Grant Heslov, perchè insieme al ritmo, anche i dialoghi sono a se stanti e anche molto noiosi. E Colonna sonora perchè inserita mai e poi mai in maniera così errata e quasi senza senso.

Mi sono piaciute molto le scenografie invece, adattissime per il tempo in cui si colloca il film. E anche il cast è molto buono (anche se poi ripeto, grazie alla sceneggiatura sono uscito dalla sala senza ricordarmi nemmeno un nome di almeno uno dei personaggi, e quando in un film succede ciò… non c’è niente di buono nell’aria): Matt Damon, George Clooney, Cate Blanchett, John Goodman, Bill Murray, Jean Dujardin, Lee Asquith-Coe, Hugh Bonneville, Bob Balaban. Tra i migliori spiccano Balaban, Murray (anche se forse non adattissimo, ma… fa morir dal ridere con un solo sguardo, come sempre) e… Cate Blanchett, sempre più brava… applausi, gli unici.

Che dire non ci siamo veramente per niente, Clooney non è male come regista, speriamo veramente che torni in forma prossimamente e… come per il ritmo, come per i dialoghi e come per la colonna sonora di questo ultimo deludente Monuments Men… tutto ciò sia a se stante in una carriera di un regista che ha bravura da vendere.

GianlucaLazzarin.COM

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