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Non lasciarmi: la recensione di benedetta78

Non lasciarmi: la recensione di benedetta78

questo film parte da una premessa che ad oggi non ritengo così improbabile, che la scienza abbia fatto così tanti passi da gigante da permetterci di vivere fino a 100 anni, subito si viene catapultati in una specie di collegio dove conosciamo i tre protagonisti di questa cupa cupa e triste storia: Tommy, Andrew Garfield, timido e irruento e le due amiche ruth e kathy, Keira Kightley e Carey Mulligan. li conosciamo fin da piccoli, lui è un ragazzino un po’ asociale incapace di fare amicizia con i suoi coetanei a cui si avvicina kathy, tra di loro nasce già da allora una specie di sentimento amoroso a cui l’amica di lei Ruth assiste con una cera invidia. scopriamo attraverso una loro insegnante che i nostri tre protagonisti sono in realtà dei cloni , creati per vivere normarmalnente fino ad iniziare le donazioni di organi. ritroviamo i nostri protagonisti nei cottage, sono ormai adolescenti tommy e ruth sono fidanzati e e kathy appare soffrirne moltissimo. viene posta in questa parte molta attenzione al rapporto tra kathy e tommy e alla conseguente invidia di ruth, kathy decide di allontanarsi dai due per diventare assistente, colei che accompagna i cloni alle donazioni. kathy ritrova tommy e ruth circa 10 anni dopo , lei è ancora un’assistente loro sono in attesa della terza donazione, qui kathy e tommy ormai coscenti del proprio amore tenteranno di ottenere un rinvio delle donazioni senza riuscirvi. personalmente ho trovato il film bellissimo, l’idea di questi cloni, la cui vita fin dall’inizio appare essere essere molto precisa, ordinata e volta al mantenimento della salute fisica, creati per essere una sorta di distributori di organi, per me è risultata assolutamente sconvolgente, anche perchè loro appaiono così umani…..è bella ed umana la lotta che faranno tommy e kathy per il loro amore però troppo tardi………. mi hanno ricordato un po’ i replicanti di blade runner, loro sapevano quando dovevano morire ma potevano vivere le loro vite, qui è tutto tristemente più predeterminato, loro sanno perchè vivono,che la loro vita non sarà mai normale e sperano, vedere ad esempio Ruth nel film, di morire prima possibile per non essere ridotta un vegetale.

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