Nel cielo affollato di velivoli e dei lampi della contraerea, un aereo carico di soldati alleati sorvola la Manica diretto verso la Francia occupata, i soldati a bordo col cuore in gola apprendono la missione che li attende un minuto prima di lanciarsi col paracadute verso l’inferno.
Overlord è un film di guerra a basso budget il cui trailer è comparso un po’ all’improvviso qualche mese fa, come del resto i vari film della serie Cloverfield di cui in origine doveva essere una costola, soltanto ambientato nel secondo conflitto mondiale.
Possiamo considerarlo un B-movie a tutti gli effetti costato 38 milioni di dollari, prodotto da J.J. Abrams e diretto da Julius Avery, è una divertente variazione sul tema bellico in chiave horror,
che vira sullo splatter.
La scena d’apertura che vi ho descritto è di sicuro effetto e catapulta lo spettatore nel bel mezzo dell’azione del D-Day, la famosa operazione Overlord con cui gli alleati angloamericani si sono lanciati alla riconquista dell’Europa contro l’occupazione nazista, e da cui il film prende l’ambizioso titolo.
Poi però il quadro si ridimensiona e l’azione ad ampio respiro lascia il posto ad una situazione un po’ più intimista, in cui la squadra di soldati americani vorrebbe liberare un paesino francese in cui si è rifugiata, ma si ritrova invischiata in un vero e proprio incubo!
L’ufficiale Ford vuol portare a termine la missione di far saltare in aria la torre radio in cima al campanile del villaggio, mentre il soldato Boyce vorrebbe aiutare la ragazza francese Chlöe e la sua famiglia: dovranno entrambi però fare i conti col fatto che sotto la chiesa si nasconde un laboratorio segreto in cui scienziati nazisti conducono esperimenti sui cadaveri con un misterioso siero.
Da qui in poi le atmosfere da survival, perché gli americani sono solo in quattro contro un reggimento tedesco, si mescolano allo spunto storico che Hitler ed i suoi fedelissimi erano appassionati del soprannaturale e volevano combinarlo con la ricerca scientifica per creare una razza di superuomini: la piega insolita che prende la storia non stona con l’azione, piuttosto dà vita a
momenti che fanno sobbalzare lo spettatore sulla poltrona, aumentando il divertimento!
Overlord è ricco di citazioni sparse di vari war movies e serie TV memorabili: la concitazione della scena iniziale vorrebbe omaggiare Salvate il Soldato Ryan ai tempi degli effetti in C.G.I., il cameratismo tra commilitoni è tratto pari pari da Band of Brothers ed è presente ben più di un rimando alle situazioni di tensione viste in Bastardi Senza Gloria di Tarantino, del cui universo fanta-storico questo film vorrebbe di sicuro far parte e, visto che citare non basta mai, certe scene ricordano volutamente anche alcuni videogiochi ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, come Medal of Honor oppure Castle Wolfenstein, in cui c’erano gli zombies.
Il bello di una produzione del genere però non sta tanto negli effettacci quanto nell’investimento che la storia fa sui personaggi, creando un legame tra i protagonisti ed il pubblico prima di metterli di fronte a pericoli mortali.
E di certo J.J. Abrams sa come metter insieme una squadra di promettenti volti nuovi,
a partire da Wyatt Russell, il figlio di Kurt e di Goldie Hawn visto in un famoso e particolarmente creudele episodio di Black Mirror, che dai genitori ha preso bellezza e somiglianza, ma a differenza del collega Scott Eastwood non vuole far carriera copiando le mosse del padre.
Al suo fianco troviamo Jovan Adepo, visto nell’interessante serie The Leftovers, e la bella esordiente Mathilde Ollivier, oltre al più famoso Iain De Caestecker, il giovane attore britannico con la faccia da bravo ragazzo che ha conquistato l’affetto dei fan della serie Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
Nella parte del gerarca nazista Wafner troviamo invece Pilou Asbaek, già visto a fianco di Scarlett Johansson sia in Lucy che in Ghost In The Shell e lo scorso anno nei panni dello spietato Euron Greyjoy in Game Of Thrones: come villain allucinato è davvero efficace, del resto i nazisti sono per natura tra i cattivi più riusciti sul grande schermo fin dai tempi di Indiana Jones.
Il regista australiano Julius Avery è al secondo lungometraggio, dopo aver diretto nel 2014 il film d’azione Son of a Gun con Ewan McGregor e Brenton Thwaites, e adesso è ufficialmente accreditato a dirigere il remake di Flash Gordon prodotto da Matthew Vaughn; staremo a vedere se sarà in grado di dare un po’ di equilibrio anche a questo folle progetto.
Ha dichiarato che dirigere Overlord ha avuto per lui un gusto particolare, perché fin da piccolo è stato ispirato dai racconti del nonno veterano che la guerra la combatté realmente.
Avery ha saputo realizzare una pellicola adrenalinica e d’atmosfera, che non si prende mai troppo sul serio dall’inizio alla fine e, nonostante il soggetto, non patisce cali di ritmo o di stile: il buon bilanciamento degli ingredienti è supervisionato dalla produzione Bad Robot, che ormai è sinonimo di intrattenimento di alta qualità fin dai tempi di Lost.
Forse per il suo intreccio un po’ da fumetto d’avventura, Overlord è stato presentato in anteprima per l’Italia a Lucca Comics & Games lo scorso 2 novembre ed ha ricevuto un benvenuto caloroso da parte del pubblico: c’è chi, come il sottoscritto in compagnia di una paziente amica folle, ha atteso un paio d’ore sotto la pioggia per assicurarsi un buon posto alla proiezione gratuita, che è stata allietata con l’omaggio di poster esclusivi, t-shirts e l’animazione di soldati zombie che si aggiravano per il cinema Astra prima dell’inizio del film!
In definitiva Overlord si conferma essere una piccola chicca che metterà d’accordo gli appassionati di film di guerra e fanta-horror e, nonostante i rischi insiti nell’operazione, riesce a non scadere mai nel trash!
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