Paradiso Amaro, gran ritorno di Alexander Payne alla regia, apre bene la nuova stagione cinema perché è una bella storia, e in questo momento abbiamo proprio bisogno di belle storie! George Clooney è Matt King, uno dei discendenti del titolo di un’antica famiglia hawaiana, è un impegnatissimo avvocato con una moglie sportiva, Liz, a due figlie che a malapena conosce. Liz ha un incidente che la porta al come permanante: si sa che in America i letti d’ospedale costano, e se per Liz non c’è più nulla da fare tanto vale che muoia con dignità. Così Matt si vede costretto ad annunciare ad amici e parenti dell’immenente morte della moglie. Sua figlia Alexandra gli rivela però che sua madre lo tradiva da tempo… Con un grande peso sulle spalle e una famiglia da ricomporre Matt deve anche decidere se vendere o no la proprietà terriera da decenni della sua famiglia. Il film si conclude inevitabilemente con la morte di Liz, ma anche con il ricomponimento di una famiglia grazie al nuovo capostipite Matt. Il film non è solo un bel film, è un film che funziona, grazie alla scenegiatura, a Clooney (ma anche alle sue figle sullo schermo) e, perchè no?, alle Hawai che danno una buona dose di ossimoro alla storia.
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