Paradiso amaro: la recensione di Rocken
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Paradiso amaro: la recensione di Rocken

Paradiso amaro: la recensione di Rocken

in uno stato nei cui confronti dilaga lo l’infondato stereotipo della bella vita e del relax oltranza..un uomo che fin dalla nascita avrebbe potuto vivere nell’ozio e lasciarsi andare ai piaceri della vita ma che invece ne ha capito il senso e sfacchina dedicandosi al difficile lavoro dell’avvocato..
a quest’uomo proprio nel bel mezzo di un dissidio con la propria consorte capita di vivere uno dei drammi più dolorosi della vita famigliare, il coma della moglie stessa.. dopo un primo momento in cui la speranza aleggia e lui è pronto calpestarsi l’ego pur di ripristinare il vecchio amore i dottori gli comunicano che per la moglie non ci sono più speranze e date le condizioni da lei fissate nel proprio testamento biologico si dovrà procedere senza riserve a staccare la spina..
arriva quindi per lui il momento di portare di questo a conoscenza di tutti ai genitori di lei, ai loro amici, alle loro due figlie in modo da poterle dire addio prima alla sua scomparsa psichica sopraggiunga anche quella fisica.. ancor più difficoltoso sarà per lui venire a conoscenza e accettare il fatto che sua moglie avesse un amante, andare alla sua ricerca e affrontarlo in modo spudoratamente e utopisticamente comprensivo o quantomeno non violentemente denigratorio..
per non parlare della complessità di dover ricreare un rapporto instabile e strutturalmente carente con le figlie di 10 e 17 anni a cui dovrà non solo tendere le mani aiutarle a superare la condizione di lutto ma anche insegnare a vivre senza più una madre e sostituirsi quindi a lei in ogni spiraglio che caratterizza il tutt’altro che semplice percorso di crescita di un adolescente (traguardo impegnativo data la sua scarsa dimestichezza e pragmaticità in tal ambito)..
colonna portante dell’intero film è una condizione onnipresente di drammaticità e malinconia che pregna con pochissime soluzioni di continuità l’evolversi della vicenda e che è l’elemento fondamentale della pellicola e quello che più la contraddistingue e rende unica.. peculiarità che non ne rende semplice la visione e che non lo rende un film da “everytime in life” ma che gli fa acquisire spessore e valore artistico, proprio grazie a un tipo di approccio di natura fortemente emotiva..

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