In qualsiasi maniera la mettiamo, Nicolas Cage è un genio. Lui, icona pop ed emblema trash, idolatrato, deriso e parodizzato, superstar hollywoodiana che accetta praticamente qualsiasi ruolo gli venga proposto senza fare nessuna selezione, e basti pensare che solo nel 2016, ha girato ben 5 film. La cosa meravigliosa, poi, è che in verità Nic possiede il rarissimo talento di riuscire a trascendere tutto andando oltre le opere in cui recita, quasi come fosse un film nel film.
Per questo Pay the Ghost è praticamente due visioni in uno. Da una parte abbiamo l’horror realizzato con la lista d’ingredienti in mano per non farsi mancare nessun cliché: ci sono le manifestazioni spettrali, il bambino che disegna cose macabre sul quadernino scolastico, i medium, i jumpscare, i simboli da decifrare e il poliziotto inutile, tutto shakerato come vuole il manuale, senza mordente, rischi, o inaspettate deviazioni. Dall’altra, ecco invece lo show di Nicolas Cage, con quel suo sguardo sempre un po’ sperduto che non ti fa mai capire se stia cercando di fare una faccia intensa, o se sia semplicemente in trance perché si è scordato le battute. E qui ci dà dentro davvero: si traveste da cowboy, fa l’amore con la moglie, si arrabbia, si spaventa, e piange pure disperatamente.
L’attore e l’opera, allora, trovano finalmente un punto di convergenza: entrambi sembrano maledettamente prendersi troppo sul serio con la propria esecuzione, ma alla fine, non sai mica se ti stiano solo pigliando in giro (come certi horror anni ’80, di cui Pay the Ghost condivide i medesimi effetti speciali scadenti), o se veramente ci credono. Nel primo caso, peccherebbero di mediocrità; nel secondo, d’illusoria mitomania.
Ovviamente, il film è stato un flop negli States, distribuito pochissimo e con devastanti recensioni. Questo significa che il regista Uli Edel potrebbe essere stato esiliato da Hollywood per sempre. Cage, invece, continuerà a girare 5 film all’anno con nonchalance. Da vero mito, anche stavolta, lui è già un meme.
Mi piace: L’affascinantissima incredulità di Nicolas Cage
Non mi piace: La gestione un po’ troppo blanda della messa in scena
Consigliato a chi: Ha un debole per gli horror (involontariamente?) trash
Voto: 2/5
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