Priest - Il prete: la recensione di rocken
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Priest – Il prete: la recensione di rocken

Priest – Il prete: la recensione di rocken

Trama tutt’altro che complicata che si sontanzia in una rincorsa in stile caccia di vampiri a scopo di vendetta e salvezza con la variante che chi rincorre non è un semplice guerriero o chi per lui ma un prete, e non un prete qualunque ma un prete “da combattimento” (versione cristiana di qualche monaco shaolin) il cui unico saper fare nella vita è uccidere i vampiri..
E’ opportuno prender il via ammettendo fin da subito che il film è un brutto film (troppe porcherie messe in un unica pellicola più diverse forzature non da poco) nonostante questo però si lascia guardare.. anzi si lascia guardare eccome..
mi preme sottolineare che addirittura ero partito con un tremendo pregiudizio dato che ne avevo sentito solo parlar male in tutte le salse, ma poi però mi sono in parte ricreduto nel post visione.. come ho gia detto sicuramente non è un bel film (nel senso che stilisticamente è molto povero ed è denso di parecchia gazzosa strampalata tipica dei cliché; inoltre il finale è inopportuno e inconcludente) ma per quella che è la funzione di questo tipo di prodotti ((semplice intrattenimento, un po come una partita di calcio alla tv, senza aver la pretesa e l’impegno di insegnarti un qualcosa o spingerti a una qualche riflessione o trasmetterti un qualche valore) va detto che questo film strappa una piena sufficienza..
Va anche riconosciuto che è un film a uso limitato (cioè un buon qualcosa in più dell’abusato usa e getta), nel senso che per chi lo ha apprezzato sono massimo 3 o 4 le volte che si può concedere di vederlo.. ma in questa serie limitata di visioni se si osserva il film dalla dovuta angolatura (e cioè senza le lenti della malizia volta a evidenziare con la penna rosa ogni pecca e sbavatura) ne va riconosciuta la piena guardabilità e se non fosse per un finale che non è un finale (perche il finale è il pezzo forte del film e deve chiudere il quanto si è presentato nella storia narrata dandogli o contribuendo a dargli un senso) sinceramente non me la sento di trovargli punti deboli deficitanti..
Direi inoltre che non è il caso di scomodare film sui vampiri di alto livello per fare inopportuni paragoni (o almeno se li si vuole proprio fare che si mantengano le dovute proporzioni).. cioè film come intervista col vampiro e dracula di coppola, per esempio, sono mondi avanti ma sono stati anche concepiti con un impegno e (sopratutto) senso maggiori, e che per film come priest non esistono proprio..

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