Qualcosa di straordinario: la recensione di Alice Zampa
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Qualcosa di straordinario: la recensione di Alice Zampa

Qualcosa di straordinario: la recensione di Alice Zampa

Una fiaba ambientalista e piena di buoni sentimenti. Con in più la forza data da quella formula magica che in un film può fare la differenza: in cinque parole, “tratto da una storia vera”.

Siamo nel 1988, in Alaska, e precisamente nella cittadina di Barrow, dove per caso il cronista Tom Brokaw (John Krasinksi) scopre che una famiglia di balene della California, è rimasta intrappolata tra i ghiacci durante l’annuale migrazione e che ora, senza l’intervento umano, rischia di morire. Quello che parte come il servizio marginale di una piccola tv in breve tempo travolge come una valanga l’opinione pubblica, diventando uno degli argomenti più gettonati sui principali network nazionali e costringendo le autorità a mobilitarsi creando sorprendenti alleanze (ancora in periodo di Guerra Fredda, gli Usa accettarono la collaborazione dell’Unione Sovietica).

Qualcosa di straordinario può essere descritto come un racconto di matrice disneyana in cui a trionfare sono i buoni sentimenti, che al baluardo di purezza e disinteresse rappresentato dall’attivista di Greenpeace Rachel Kramer (Drew Barrymore), impegnata in una lotta senza frontiere per salvare gli animali, contrappone il cinismo dei media, attenti solo a ciò che fa audience, e di una politica che si attiva solo per il proprio tornaconto (qui incarnata dal governo Reagan). A essere messo a nudo è anche l’arrivismo dilagante in ambito professionale capace di mettere collega contro collega, come accade con il cronista senior che ruba la scena alla giovane e rampante collega intepretata da Kristen Bell, a sua volta disposta a tutto pur di strappare uno scoop.

Il regista  Ken Kwapis (La verità è che non gli piaci abbastanza) sceglie un tono semplice e diretto, adatto a un pubblico familiare, per trattare argomenti di carattere universale. Il film scorre senza grandi sorprese e mantenendo le promesse  anche grazie a un cast ben assortito e a una durata che non va oltre il necessario. E alla vicenda delle balene si intrecciano quelle dei protagonisti umani, coinvolti in vecchi e nuovi amori, amicizie sincere e cambiamenti inattesi. A mancare alla storia però è quel mordente che avrebbe forse potuto trasformare il film in “qualcosa di straordinario”…

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace: la semplicità e l’onestà di un racconto che affronta temi di interesse universale, usando un tono adatto a tutta la famiglia.

Non mi piace: il film procede senza grandi sorprese, spingendo sul pedale del buonismo un po’ scontato.

Consigliato a chi: a un pubblico famigliare e a chi nutre particolare interesse per tematiche di stampo ambientalista.

Voto: 3/5

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