Parodia metafilmica del teen popcorn horror, dello splatter, del gore, dello slasher, degli zombie movie e di tutte l’altr’idiozie di questo ridicolo sottogenere cinematografico. Nulla ma proprio nulla di divertente o d’addirittura esilarante: Goddard e Whedon sono troppo appassionati d’un simile ciarpame per destrutturarne i putridi canovacci puntando alla pellicola definitiva/conclusiva della categoria. Al contrario, sperano che la loro operazione la rivitalizzi (ap)portandole nuova linfa creativa, e così sarà. Dunque nessuna critica distruttiva bensì un enfatico invito al rilancio, in cui la metanalisi è già un autoreferenziale inno di lode a tale filone narrativo. Controprova: il voto medio di recensori e pubblico tende a collimare verso picchi spropositati.
© RIPRODUZIONE RISERVATAQuella casa nel bosco: la recensione di Mauro Lanari
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