Quello che non so di lei: la recensione di Juri Moretti
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Quello che non so di lei: la recensione di Juri Moretti

Quello che non so di lei: la recensione di Juri Moretti

Roman Polanski sceglie Eva Green per la sua nuova opera

Delphine de Vigan è una scrittrice vittima di un blocco creativo dopo il suo primo romanzo, dedicato alla figura di sua madre. dopo che il suo romanzo diventa un best seller iniziano ad arrivargli lettere anonime che l’accusano di aver dato la sua famiglia in pasto al pubblico. Ossessionata da questa situazione Delphine sembra non riuscire a ritrovare la volontà per tornare a scrivere.
Un’appassionante lettrice entra a far parte della sua vita, sembra capirla e a sostenerla, ma in realtà si serve della sua personalità manipolatrice per prevalere e assumere il controllo della sua vita.

Roman Polanski non cambia il suo stile di rappresentare le sue opere, ma la messa in scena e la scelta degli attori, molto accurata.
Grande interpretazione da parte di Eva Green, che per me è Johnny Depp al femminile, qui interpreta una donna che capiamo subito dal primo momento che è una pazza e fa diventare anche Emmanuelle Seigner, che interpreta la scrittrice depressa.
La pellicola riesce a mantenere lo spettatore incollato alla poltrona per un’ora e cinquanta, senza farlo distrarre mai e facendogli scoprire il film mano mano che va avanti.
Insomma un film da non perdere, diretto da un grandissimo regista e interpretato da due attrici con i contributi.

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