Facciamo un breve ripasso. Che cos’è Rampage? Per venire incontro a chi non è proprio un appassionato di videogame o magari non ha ancora compiuto i 40, si tratta di uno dei cabinati da sala tra i più gettonati nella seconda metà degli anni ’80. Protagonisti tre individui trasformati in mostri (il gorilla George, il lupo Ralph e la lucertola gigante Lizzy) inviati a distruggere le principali metropoli del pianeta, palazzo per palazzo.
Questo per spiegare che in sostanza Il platform Midway (che ha ispirato per certi versi anche il Ralph Spacca Tutto di Disney) non ha lasciato molto in eredità a coloro che hanno deciso di sfruttare il franchise per farne un film, anzi a dirla tutta nel videogame non esisteva nemmeno la parvenza di una storia da raccontare. Ed è così che il regista Brad Peyton (uno che con le macerie ha dimostrato di avere confidenza in San Andreas, qui coadiuvato dal Ryan Engle di L’uomo sul treno alla sceneggiatura) ) si è ritrovato praticamente carta bianca nel realizzare la storia di questo cinegame, con il compito di capitalizzare sul carisma delle creature e ovviamente sulla loro furia devastante.
Ci ritroviamo così nel presente, Stati Uniti, costa ovest. Un esperimento militare genetico condotto a bordo di una nave spaziale sfugge al controllo e tre campioni del virus piombano sulla terra – sfortuna vuole – nel bel mezzo di un parco naturale, infettando rispettivamente un gorilla albino – accudito fin dalla nascita dal primatologo Davis Okoye (Dwayne The Rock Johnson) –, un lupo e un coccodrillo. Le creature diventano gigantesche, incontrollabili e soprattutto furibonde quando la multinazionale responsabile del progetto decide di recuperare i suoi “esperimenti” attivando un segnale radio a bassa frequenza che le attiri verso la sede centrale di Chicago. I tre giganti si mettono così in cammino verso la metropoli distruggendo qualsiasi cosa. L’unico paletto tra loro e la fine del mondo è Davis – coadiuvato dalla genetista Kate Caldwell (la Naomie Harris di Moonlight) e dall’agente Harvey Russel (il Jeffrey Dean Morgan volto noto della serie Tv The Walking Dead).
Il risultato è un film a due velocità. Prevedibili e non particolarmente divertenti le parti in cui gli animali sono fuori scena, ma tutto cambia quando si passa all’azione, soprattutto nella seconda parte del film. Vi accorgerete ben presto che la trama è un pretesto per mettere in scena una vera e propria royal rumble a cui la metropoli di Chicago fa sostanzialmente da ring. Tecnicamente le creature sono stupefacenti e risultano credibili sia nelle movenze sia nelle interazioni con l’ambiente circostante, tanto che le scene a campo largo, in cui il gorilla George, il lupo Ralph e il coccodrillo sbranano elicotteri e scagliano in aria blindati militari radendo al suolo palazzi di 100 e più piani sembrano video autentici caricati su YouTube. E l’unico volto (anzi fisico) di Hollywood in grado di non scomparire in mezzo a quella pioggia di detriti, fauci e artigli è ovviamente quello di Dwayne Johnson, perfettamente a suo agio nel tener testa ai giganteschi protagonisti, impegnato in sequenze esagerate, ignoranti (nel senso più positivo del termine) e impossibili come è lecito aspettarsi da un cinegame come Rampage.
Il film di Peyton non passerà alla storia per originalità, ma reinterpreta in maniera abbastanza coerente l’idea alla base del videogioco, è un rollercoaster costruito su effetti visivi di grande impatto ed è ben sorretto dai muscoli di Dwayne Johnson,qui in versione one man show. Il consiglio – quasi scontato – è quello di andarlo a vedere in un cinema tecnologicamente molto ben attrezzato.
Mi piace: la catastrofe messa in scena dalle tre creature è spettacolare e Dwayne Johnson è l’uomo giusto al posto giusto
Non mi piace: Tutto ruota intorno a situazioni e dinamiche decisamente inflazionate, super prevedibili.
Consigliato a chi: ai nostalgici del coin-op e a coloro che vogliono divertirsi con un disaster movie di proporzioni extra large
Voto: 3 su 5
Foto: © Warner Bros
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