Rango: la recensione di Conquistadores
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Rango: la recensione di Conquistadores

Rango: la recensione di Conquistadores

Il miglior film d’animazione degli ultimi anni, non bisognerebbe aggiungere altro. La trama è semplice, questo camaleonte senza nome si presenta ai “polverosi” come Rango, conosciuto nel Far West per aver compiuto gesta eroiche di ogni tipo, dopo la più bella mezz’ora che abbia mai visto in un film d’animazione diventa lo sceriffo e promette agli abitanti di portargli l’acqua in un susseguirsi d’avventure che lo porteranno ad incontrarsi faccia a faccia col famigerato Jake Sonagli.
La comicità erutta come un vulcano nella prima metà del film ed è molto godibile, mai esagerata, nella seconda metà del film sono invece presenti svariati omaggi a molti capolavori del passato, la colonna sonora è molte volte la storpiatura (o omaggio) in chiave western di alcune colonne sonore di Ennio Morricone per non contare il colpo di genio: il fantomatico Carro protetto dai quattro guardiani dorati dello Spirito del West è la cosa più fantastica che abbia mai visto nonchè l’omaggio più grande per un caposaldo del western (non vi rovino la sorpresa).
Insomma l’esperimento della ILM è andato a buon fine e Gore Verbinsky si dimostra nuovamente uno dei migliori Registi degli ultimi anni, ora però ho la curiosità di vederlo in lingua originale per assaporare come si deve il doppiaggio di Johnny Depp e degli altri grandi attori che hanno prestato le loro voci ai personaggi!

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