Boston, ai giorni nostri. L’ex-agente governativo Robert McCall (Denzel Washington) si mantiene ufficialmente facendo l’autista, mentre nel tempo libero è un temibile riparatore di torti, arrivando persino a prendere un treno per la Turchia al fine di sventare un rapimento. Convinto di essersi lasciato alle spalle la vita di prima, dovrà fare i conti con il passato quando i suoi vecchi colleghi si ritrovano al centro di un complotto.
C’era da aspettarsi un sequel per The Equalizer, uscito nell’autunno del 2014. Non tanto per un questione prettamente economica (ma un incasso globale di quasi 200 milioni di dollari male non fa), quanto per ragioni narrative: al netto del titolo, fu necessario aspettare la fine del film prima che il protagonista diventasse il giustiziere riparatore di torti che gli spettatori più attempati ricordavano forse di aver visto in una serie televisiva alla fine degli anni Ottanta.
Archiviato quindi quello che era effettivamente un pilot extralarge, il regista Antoine Fuqua e l’attore Denzel Washington, alla quarta collaborazione, ci scagliano direttamente al centro dell’azione in The Equalizer 2, con un prologo adrenalinico che mette in evidenza quanto il secondo episodio fosse dove i due volevano andare a parare sin dal principio, mantenendo un ritmo quasi costante mentre si susseguono peripezie di vario tipo dove l’importante è proprio il fattore action, compensando alcune debolezze di scrittura (la componente thriller vanta un mistero che si risolve abbastanza facilmente).
Come nel primo film, non mancano i comprimari di spessore, dai veterani Melissa Leo e Bill Pullman alla nuova recluta Pedro Pascal, ma al centro c’è sempre Washington, forse l’unico dei divi dalla carriera action “geriatrica” a non mostrare segni di stanchezza fisica o recitativa. La sua performance è il giusto ibrido tra serietà professionale, evidente nella credibilità che lui riesce a dare ad alcune battute non eccelse, e grande senso del divertimento, soprattutto nelle sequenze che richiedono coreografie ed atmosfere squisitamente pulp.
Pur arrivando nelle nostre sale ad autunno quasi iniziato, The Equalizer 2 è il classico pezzo di entertainment estivo per un pubblico adulto, dove la tradizione (la fonte televisiva) e il moderno (allusioni all’antiterrorismo odierno) si fondono per regalarci un’avventura quasi letteralmente fuori dal tempo, con l’azione contemporanea che si trasforma gradualmente in un western crepuscolare. Un prodotto tipicamente atipico, dove lo spettacolo è assicurato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA