Regali da uno Sconosciuto - The Gift: la recensione di Maria Laura Ramello
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Regali da uno Sconosciuto – The Gift: la recensione di Maria Laura Ramello

Regali da uno Sconosciuto – The Gift: la recensione di Maria Laura Ramello

Lo abbiamo visto recentemente in Black Mass, era l’agente dell’FBI che scendeva a patti con il criminale Johnny Depp. Prima ancora è stato il faraone Ramsete II in Exodus, a fianco di Christian Bale. Stiamo parlando di Joel Edgerton, classe 1974, australiano che vale la pena tenere d’occhio.
A consacrare le sue doti ci pensa ora Regali da uno sconosciutoThe Gift in cui Edgerton non solo recita – ritagliandosi un ruolo convincente e non convenzionale – ma scrive e dirige.

La trama: Simon (Jason Bateman) e Robyn (Rebecca Hall) si sono da poco trasferiti in nuovo quartiere: tutto procede per il meglio fino al giorno in cui incontrano per caso un vecchio compagno di scuola di Simon, Gordon, che si insinua nella loro vita in maniera sempre più insistente. La coppia reagisce all’invasione in maniera diversa: Robyn è comprensiva, Simon infastidito. La situazione si complica quando dal passato emerge un’inquietante verità.

A partire dalle eccellenti interpretazioni dei tre protagonisti, il punto di forza di The Gift sta nello spacciarsi per un thriller psicologico, di cui condivide comunque le forme (addirittura per un po’ si può pensare a una deriva slasher), ma virare piano piano verso il dramma intimista.
Edgerton procede per accumulo di dettagli, lasciando che la tensione si infili naturalmente tra di essi, senza forzare il gioco: non cerca gli scossoni da luna park tipici del cinema di genere più dozzinale, ma la costruzione di tre ritratti umani attraverso le loro fobie, i loro difetti e il loro passato.
Lo spettatore non sarà portato a simpatizzare né con l’esibizionista Simon – ricchissimo e spavaldo, talmente sicuro di sé da vivere in una casa dalle pareti di vetro – né con il timido e problematico Gordon, ma assumerà il punto di vista di Robyn, presa in mezzo tra due caratteri maschili sempre più indecifrabili. Vera vittima sia dell’oppresso che dell’oppressore.

Leggi la trama e guarda il trailer.

Mi piace: la misura con cui Edgerton dirige e recita in un thriller più ambizioso di quanto voglia far credere.

Non mi piace: i brividi veri non sono molti

Consigliato a chi: ama i thriller d’autore

Voto: 3/5

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