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Rio: la recensione di Emilia Iuliano

Rio: la recensione di Emilia Iuliano

Solarità, gioia di vivere, colori e paesaggi mozzafiato e… samba. Rio, il nuovo film d’animazione di Carlos Saldanha (regista de L’era glaciale) vi catapulterà in un magico Brasile, pronto al Carnevale. L’occhio e il cuore del regista carioca dipingono per lo spettatore una terra (e un cielo) incantata e piena di sorprese, anche quando i pericoli sono in agguato, tra le favelas dove un gruppo di bracconieri pasticcioni ha ingabbiato decine di rari esemplari di pennuti. Compreso il pappagallo domestico Blu, l’ultimo macao maschio blu in vita, arrivato dal Minnesota per incontrare la selvaggia Gioiel, sua controparte femminile e portare avanti la specie. L’impatto visivo delle immagini, grazie a un’evoluta tecnica di computer grafica, cattureranno senza dubbio i più piccoli. Notevole la cura dei dettagli, che viene esaltata dall’effetto 3D. Un’inattesa illusione di realismo, che mancava nella saga preistorica, colpisce specialmente nelle sequenze panoramiche, dove i personaggi non sono in primo piano: in particolare, i rendering usati per le piume degli uccelli o per realizzare la neve della statunitense Moose Lake. Peccato che le migliorie tecniche  dei Blue Sky Studios non siano state accompagnate da altrettanto estro creativo per quanto riguarda la trama e i personaggi, che spesso lasciano una sensazione di déjà vu… Un esempio su tutti:  la gang delle scimmiette furfanti è una sorta di mix tra i simpatici lemuri e i cinici pinguini di Madagascar.

Leggi la trama e guarda il trailer di Rio in 3D

Mi piace
L’alta qualità della computer grafica e del 3D. Le sequenze musicali di eredità prettamente disneyana, contenute e ben ripartite.

Non mi piace
La mancanza di novità: la sensazione di déjà vu non vi abbandonerà dall’inizio alla fine.

Consigliato a chi
Specialmente ai bambini e ai ragazzini. Ma risulterà gradevole anche per i genitori, durante e dopo la visione, quando non saranno subissati da centinaia di domande, grazie soprattutto alla linearità della trama.

Voto: 3/5

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