Rock the Kasbah è la storia di Richie Lanz (Bill Murray) un manager musicale di successo, o presunto tale, che cerca il modo di svoltare, reclutando aspiranti fenomeni musicali in cerca di affermazione. Durante un tour per le truppe americane presenti in Afghanistan, in compagnia di Roonie (Zoey Deschanel) una sua cliente, rimane vittima proprio di quest’ultima che lo deruba dei suoi avrei. Senza soldi, passaporto e ormai senza neanche alcuna ragione di essere lì, intrattiene un’amicizia, dapprima con dei ragazzi americani, che si riveleranno essere trafficanti d’armi fasulle, e poi con Merci (Kate Hudson) una prostituta, anch’essa americana. Nel deserto di opportunità rimane incantato dalla voce soave di Saleema (Leem Lubany) una ragazza di etnia pashtun e convinto del suo talento, cerca in tutti i modi di convincerla a partecipare al programma tv “Afghan Star”, una versione afghana dell’americano “American Idol”. Il suo debutto nel programma scatena, come facilmente prevedibile, l’ira e lo sdegno della famiglia, così come dell’intera comunità pashtun, ma nonostante l’assoluto diniego da parte degli uomini di Kabul, Saleema, grazie alla sua voce inconfondibile riesce a raggiungere la finale, ferendo, ancor di più nell’orgoglio, il padre, che vorrebbe la testa del manager, affiancato dal mercenario, senza scrupoli, Bombay Brian (Bruce Willis). Il regista del film, Barry Levinson (Sleepers), ci ha abituati a ben altri tipi di trame da lui ben dirette, e questa non ci sembra una di quelle, piuttosto scarna di contenuti reali e priva di una qualsivoglia interezza nella storia. La nota positiva sono senza dubbio le musiche arrangiate per l’occasione, che donano al film l’unico motivo piacevole per essere visto.
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