Room: la recensione di Giorgio Viaro
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Room: la recensione di Giorgio Viaro

Room: la recensione di Giorgio Viaro

Un film non commuove il mondo senza motivo. Room, che è valso a Brie Larson il meritatissimo Oscar come Miglior attrice protagonista, è una storia potente (tratta da un romanzo ispirato all’agghiacciante caso Fritzl), che arriva alla testa e al cuore. Impossibile rimanerne indifferenti. Il titolo del film è riferito alla stanza in cui Jack (il piccolo e già bravissimo Jacob Tremblay) nasce e cresce assieme alla madre Joy (Larson), una stanza da cui non esce mai e in cui lo troviamo il giorno del suo quinto compleanno, recluso da un uomo spaventoso e triste, che compare solo di notte.

Altro non si deve sapere, quindi, se non l’avete ancora fatto, non guardate il trailer. Perché una premessa di questo genere può portare a film opposti, a un dramma gelido alla Haneke, a un torture porn, alla retorica della sopravvivenza, ad altro ancora. Non è insomma, e stavolta più del solito, lo spunto a fare la differenza, ma lo svolgimento; e in particolare ciò che Lenny Abrahamson (già regista di Frank, il film in cui Fassbender non mostra mai la faccia) decide di tacere, o far venire fuori quando non lo aspetti più.

E in questo rapporto tra spazi riempiti e lasciati vuoti – che sono gli spazi del racconto ma anche gli spazi dell’esperienza di Jack, che pensa il suo mondo inizi e finisca in quella stanza – sta la grandezza del film, e la commozione che provoca. Ma gli strati sono tanti, e seri, per esempio si parla di relatività della percezione, e della plasticità della psiche dei bambini.

Una grande lezione di regia e scrittura, con a disposizione margini di manovra minimi, servita da attori favolosi.

Mi piace:
Abrahamson ha trasformato una storia di sopravvivenza in una specie di parabola sulla relatività della nostra percezione del mondo

Non mi piace:
la seconda parte rischia lo stereotipo nella rappresentazione dei media

Consigliato a chi:
vuole scoprire il film americano più sorprendente degli ultimi mesi

Voto: 4/5

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