Sanctum 3D: la recensione di Frenck Coppola
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Sanctum 3D: la recensione di Frenck Coppola

Sanctum 3D: la recensione di Frenck Coppola

Serata da Discovery Channel ieri al cinema per il film settimanale da vedere al cinema, Sanctum 3D prodotto da James “Avatar” Cameron è sembrata la scelta più ovvia se mettiamo che il film è ispirato ad una storia vera la curiosità non ha fatto altro che aumentare, i miei dubbi iniziali erano legati al fatto che lo stesso Cameron si è limitato a produrre il film lasciando la regia al pressochè sconosciuto Alister Grierson, di solito conoscere il regista del film ti aiuta a sapere in anticipo la sua impronta, ma in questo caso come detto una vera e propria incognita.
Controllando un pò il cast prima della visione mi sono reso conto che molti dei protagonisti avevano volti conosciuti, anche se attori di secondo piano avevano comunque la dovuta esperienza per poter dare qualità al film, su tutti Ioan Gruffudd che aveva interpretato in passato i Fantastici 4 nel ruolo di Reed Richards, Richard Roxburgh, attore di lungo corso con tantissime apparizioni anche i film di qualità come Mission Impossible 2 e Van Helsing, il giovane attore Rhys Wakefield non è sembrato essere all’altezza del ruolo da protagonista a lui dedicato, stesso discorso comunque è sembrato valere per tutto il resto del cast troppo molle per un film che contava ad affermarsi nel primo trimestre della stagione cinematografica.
Cast e regia messi a nudo con numerori alti e bassi, si passa al 3D vera e propria delusione di questo titolo, leggere che il film è stato prodotto e quindi supportato da James Cameron re incontrastato della nuova tecnologia doveva assolutamente portare una grande qualità nella riproduzione tridimensionale ed invece tranne che in qualche splendida scena, il 3D è stato spesso fatto male o addirittura nocivo per la qualità finale del prodotto, il 3D continua ad essere una grande incognita del cinema moderno, a mio modesto parere l’oscurità dell’immagine riprodotta durante un film in 3D continua ad essere un vero problema, in Sanctum l’oscurità delle caverne marine ha affossato ancor di più la qualità dell’immagine, su questo aspetto si dovrà lavorare ancora molto e fortunatamente Cameron ha già annunciato che lo farà in prospettiva Avatar 2 e 3.
La trama è chiaramente legata alla storia vera di questa spedizione, ma molto si concentra sul rapporto padre-figlio che in Sanctum caratterizza i due personaggi interpretati da Richard Roxburgh e Rhys Wakefield, unico momento di vero interesse del film se no troppo scontato e addirittura noioso e privo di suspence, punto fondamentale di ogni film di questo genere che si rispetti, in conclusione Sanctum è stato un film carino senza però eccellere nei dettagli, la delusione come detto è centrata sul 3D e siccome il film puntava molto sulla nuova tecnologia per attirare gente al cinema consiglio di non vedere questo film a meno che non si è amanti dei racconti di National Geographic.

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