Se sei così ti dico sì: la recensione di martalari
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Se sei così ti dico sì: la recensione di martalari

Se sei così ti dico sì: la recensione di martalari

SE SEI COSI’ TI DICO SI (Un grande Solfrizzi e un’ottima parodia del mondo del gossip ben scritta)

(Ottima idea…)

Di film sul mondo dello spettacolo ne abbiamo visti…in passato e altrove (tra gli ultimi “Star System – Se non ci sei non esisti del 2008”) ma in Italia ancora non era stato affrontato il tema del divismo…
quello discografico usa e getta,
quello televisivo che ti chiama e ti lascia in panchina
e quello cinematografico assente ormai da decenni per mancanza di vere dive come una volta.

(Il mondo dello spettacolo…mai raccontato cosi’ visceralmente)

“Se sei cosi’, ti dico si” affronta su più livelli il mondo dello spettacolo dal di dentro fotografando chi torna sulla scena per caso, come piero cicala, chi e’ chiamato a scrivere di spettacolo come roberto de francesco che rappresenta una parte della stampa disponibile se sei con loro disponibile e la classica soubrette che porta avanti un’industria sulla propria immagine (talita Belen) facendo credere, simulando, inventando, l’importante e’ saper fare la diva il resto viene da se’.

(Ottime battute)

Nella storia veramente ben scritta l’ex star della canzone con 700 mila copie vendute (dato oggi impossibili) con “Io te e il mare “…di debiti e con un ristorante da mandare avanti…ritorna per un giorno sul palco davanti a 9 milioni di persone su Raiuno scontrandosi con la classica diva affermata e inseguita…

intorno a loro vediamo tutte le figure che la gente e’ abituata a vedere: i fan, le richieste della stampa,la voglia di non rivelarsi rendendo il personaggio ancora più’ divo (quello che non capiscono alcune attrici italiane che si considerano femme fatale senza esserlo),

c’e’ la televisione che ti cerca per disfarsi di te appena mandato in onda il tuo “blocco” con l’autista già’ pronto per riportarti a casa,

c’e’ il paese (anche qualche cameo simpatico…troverete più di una persona che conoscete) che tifa per te orgoglioso,c’e’ tutto…

(Sesso? Vengono prima i soldi..)

C’e’ tutto tanto e’ vero che la finzione supera la realtà’ come Talita Belen che parlando del suo uomo rivela “siamo due aziende” …o Iaia Forte che ricorda “la vita e’ cosi’, non ti perdonano i successi pensa gli insuccessi”

(Nessun’altra poteva esser lei)

Perfetta la scelta della parrucca di Talita che spersonalizza ma allo stesso tempo contestualizza Belen che qui e’ convincente, interpretando se’ stessa forse e’ riuscita a far conoscere qualcosa di se’ in questo film più’ che in mille articoli magari inventati o con virgolettati inutili.

(E il ritmo sale scena dopo scena)

Il film pero’ ha un unico protagonista Emilio Solfrizzi, perfetto ad accompagnare lo spettatore nel suo viaggio e anche il film aumenta di ritmo scena dopo scena, dal suo ristorante dove l’unica cosa che si muove e’ il polpo all’aereo privato, dal rumore del mare al caos della tv ed

Emilio riesce coraggiosamente ad essere convincente in ogni scena mai buttuta, mai sprecata, disilluso ma non cinico in quel piero cicala c’e’ una gran parte di personaggi che tornano alla ribalta o che hanno avuto una parentesi di vero successo e che vorrebbero tornare ad esprimersi senza sputtanarsi, senza sbagliare, e “non prendendosi sul serio” solfrizzi riesce ad essere più credibile di chiunque altro potesse venire in mente al regista o ai produttori (Antonio Avati autore del soggetto).

(Da vedere..per tutti)

Una fotografia reale e divertente quella raccontata da Eugenio Cappuccio di un mondo come quello dello spettacolo dove puoi rimanesse se hai talento o se sei cosi’ “furbo” da saper scegliere le cose che possono farti andare avanti senza “sbagliare”

“Se sei cosi’, ti dico si”

Inaspettato, insolito, istruttivo e divertente
Da non perdere

Voto 7 +

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