Sherlock Holmes: Gioco di ombre: la recensione di lilly 78
telegram

Sherlock Holmes: Gioco di ombre: la recensione di lilly 78

Sherlock Holmes: Gioco di ombre: la recensione di lilly 78

Anche questo (speriamo non ultimo), episodio di Sherlock Holmes, come il primo non lascia indifferenti. Gli appassionati di Conan Doyle sicuramente avranno trovato in Robert Downey J. una giusta reincarnazione e chi non ha mai letto neanche un’avventura di S.H. sono certa desidererà farlo dopo aver visto questo film così coinvolgente e appassionante. Perchè Sherlock Holmes non è solo un film, ma un’ avventura tutta da vivere, è un fenomeno che lentamente e senza troppo rumore si è insinuato tra i grandi fenomeni cinematografici destinati a durare per sempre. Il film dura poco più di due ore, del tutto godibili, ed ha una sottile vena drammatica che non si percepiva nel primo episodio: è il senso del pericolo che quì ci mostra tutta la vulnerabilità di Mr. Holmes. E questa percezione tiene col fiato sospeso fino alla fine, interrotta quà e là da una comicità controllata, tipicamente inglese e da momenti di grande azione, tipicamente hollywoodiani. “Bravo!” direbbe S. Holmes a G. Ritchie per aver ricreato un nuovo personaggio più umano e reale, più adorabile e affascinante di quanto non abbia fatto sir C. Doyle. E a un regista così si può perdonare anche un finale così poco credibile e romanzato…!

© RIPRODUZIONE RISERVATA