Sing
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Chris Meledandri può ormai considerarsi – a buon diritto –  il nuovo John Lasseter. Il fondatore della Illumination Entertainment, è infatti la mente creativa dietro alcuni dei più importanti film d’animazione degli ultimi anni, come Cattivissimo Me e Minions, e ora anche di Sing, la sua opera più innovativa e divertente.

Sing, proprio come Zootropolis, è ambientato in una città abitata da animali. Ma, mentre nel primo la metropoli era anch’essa protagonista in tutto e per tutto, qui le case fanno soltanto da sfondo al grande sogno di Buster Moon: mettere in piedi il più importante spettacolo della sua carriera. Sin da piccolo, infatti, il koala Buster sognava di diventare un grandissimo impresario teatrale, ma ogni suo progetto è sempre stato un fallimento e il suo teatro sta cadendo in rovina. Che fare per rovesciarne le sorti? Organizzare una gara canora, individuando giovani talenti in erba e mettendo in palio una cifra che decisamente non può permettersi.

Uno dei maggiori punti di forza di Sing sono ovviamente le canzoni. 65 brani famosissimi sono infatti stati inseriti nella ricchissima colonna sonora. Alcuni si ascoltano solo per pochi secondi, altri come Shake It Off, Hallelujah o My Way intrattengono per intero il pubblico con le straordinarie voci dei suoi interpreti. A dare potenza al canto sono stati chiamati attori del calibro di Reese Witherspoon (è Rosita, la maialina mamma di 25 figli), Scarlett Johansson (la porcospina punk Ash), Tori Kelly (la timidissima elefantessa Meena) e Taron Egerton (il gorilla teenager). E, non ultimo, Matthew McConaughey che impersona Buster Moon.

Proprio per la necessità di presentare i numerosi personaggi, ognuno con il proprio background familiare, Sing parte un po’ a rilento, ma è come un diesel, deve solo scaldarsi. Pian piano infatti il tono si alza, le sorprese aumentano e i colpi di scena non si fanno attendere. Così come l’ingresso di nuovi straordinari personaggi, quali l’ex cantante Nana Noodleman che entra in scena omaggiando l’intramontabile Norma Desmond di Viale del tramonto.

E anche se presentare i personaggi uno a uno smorza un po’ il tono del film, questa lunga introduzione serve per accompagnare lo spettatore in un crescendo di emozioni che altrimenti non sarebbe stato possibile, fino a un gran finale (preparate i fazzoletti per la scena tra padre e figlio gorilla), dove è possibile ascoltare tra gli altri brani anche l’unico inedito: Set It All Free, scritto da Dave Bassett.

Il film, del resto, è anche una profonda riflessione non tanto sul talento artistico e la ricerca del successo quanto piuttosto sulla realizzazione personale. Buster Moon, per convincere la timidissima Meena a cantare, le confida le parole che il padre usava per incoraggiarlo: «Non lasciare che la paura fermi i tuoi sogni». Un messaggio importante che lo spettatore assimila attraverso le storie di tutti i personaggi del film. Dal giovane gorilla che non vuole seguire le orme del padre e riesce a trovare la propria strada, alla maialina casalinga che vuole solo sentirsi di nuovo amata, fino alla porcospina Ash, che deve riuscire a camminare con le proprie gambe dopo la fine di un amore.

Sing è il film ideale per tutti: piacerà ai bambini che si faranno travolgere dalla musica e dai personaggi e conquisterà gli adulti, soprattutto quelli che non si perdono una puntata di X Factor o The Voice e che troveranno nel film le canzoni che amano di più. E sarà molto difficile uscire dal cinema senza intonare una delle hit appena ascoltate. Perché Sing, proprio come la musica, ti entra nel cuore.

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